Washington annulla il vertice con Kim. La credibilità diplomatica degli Usa è finita completamente


di Federica Pieraccini

Pochi minuti dopo lo smantellamento del sito nucleare in Corea, Washington ha annullato il vertice tra Kim Jong-Un e Trump. Si son ritrovati con il cerino in mano nella casa bianca e hanno deciso di annullare tutto per limitare la figuraccia.

Il problema è che della Corea del Nord non gliene importa nulla agli strateghi americani, interessa solo geograficamente in quanto vicina alla Cina e quindi la perfetta scusante per posizionare armamentario militare a ridosso di Pechino.

In caso di accordo di pace, la penisola verrebbe restituita ai coreani e abbandonata dai militari USA (non più necessari a fingere di garantire la sicurezza di Seul), una decisione che il complesso militare industriale USA non accetterebbe mai per questioni economiche e strategiche (contenimento della Cina).

Notare che Moon Jae-In era appena stato a Washington, avevo invocato e auspicato l'incontro tra Kim e Trump, così come il governo Cinese e Xi Jinping.


Sta accadendo quello che avevo già profetizzato:

1. Washington si isola nella regione (Seul, Pechino e Pyongyang continueranno a lavorare verso un accordo complessivo anche senza gli USA).

2. La Corea del Sud aumenterà la sua indipendenza strategica che inizia con la negoziazione di pace con il Nord, in contrasto con i diktat nordamericani.

3. Gli Stati Uniti confermano di essere incapaci di adempiere a qualunque genere di negoziazione o accordo (come visto in Iran), diventando un partner inaffidabile per tutti: nemici e alleati.


La conclusione più evidente è che Washington diventa meno rilevante, considerata e temuta a livello internazionale, perdendo di peso diplomatico ed economico tra nemici e alleati.

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