Grecia, raggiunto l'accordo


Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk ha informato tramite twitter del raggiungimento di un accordo, all'unanimità, sulla Grecia. Atene beneficerà di un nuovo prestito da parte del Meccanismo europeo di stabilità (MES), in cambio di una nuova serie di riforme e tagli alla spesa. "Le condizioni sono rigide, severe, ha proseguito Tusk in conferenza stampa, e i ministri delle Finanze dovranno decidere "con urgenza come aiutare la Grecia con un finanziamento ponte". Ora "l'Eurogruppo lavorerà con le istituzioni e insieme prenderanno le ultime decisioni".

La soluzione alla crisi attuale è stata raggiunta nel corso della riunione tra il Primo ministro greco Alexis Tsipras, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.

I dettagli dell'accordo non sono ancora stati annunciati, ma quasi sicuramente la Grecia dovrà far fronte ad un altro round di severe misure di austerità severe. Misure che dovranno essere votate questa settimana al Parlamento greco e negli altri Stati, Germania inclusa, dove è previsto un voto parlamentare prima di concedere un prestito tramite il MES.

Il terzo aiuto finanziario - ha detto in conferenza stampa la cancelliera Angela Merkel - sarà un programma di tre anni da 82-86 miliardi di tre anni. Tuttavia, prima di essere applicata in pratica, la condizione necessaria è che il Parlamento greco approvi entro mercoledì tutte le leggi sul programma di riforme, tra cui l'aumento dell'IVA, la riforma delle pensioni, la privatizzazione dei beni dello Stato, una nuova legislazione sul fallimento delle imprese, e garantirà l'indipendenza dell'agenzia nazionale di statistica.

Uno dei punti di disaccordo tra Atene e i creditori internazionali era l'istituzione di un fondo da 50 miliardi di euro nel quale la Grecia avrebbe dovuto trasferire attività da privatizzare. Metà dei fondi saranno utilizzati per finanziare la ricapitalizzazione delle banche, il denaro che avanzerà da questo 50 per cento sarà usato per ridurre il livello del debito. I rimanenti 25 miliardi di euro saranno usati per nuovi investimenti. La gestione del fondo spetterà al governo greco (bocciata la proposta della sede in Lussemburgo) con una supervisione da parte dell’UE.

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