Centinaia di rifugiati in Germania sono "misteriosamente scomparsi" e le autorità locali hanno perso le traccia


Nell'ultima, e più bizzarra, svolta nella crisi dei rifugiati in Europa, scrive Zero Hedge, almeno 700 dei circa 4.000 richiedenti asilo che erano stati inizialmente accolti dallo Stato tedesco della Bassa Sassonia sono "misteriosamente scomparsi", riporta Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ).
Dato che molti dei profughi non erano stati ancora registrati, non si sa nulla su chi sono o dove possono essere andati.
In un centro per rifugiati a Lingen, un membro locale del parlamento si è recato in visita sabato per scoprire che oltre la metà dei 212 profughi portati al centro l'avevano abbandonato.

I politici locali sono furiosi: "Angelika Jahn, portavoce dell'Unione cristiano-democratica (CDU) per la Bassa Sassonia, ha descritto la situazione come" inaccettabile", dicendo a NOZ che i profughi devono essere registrati immediatamente all'arrivo.
"A Freiberg in Sassonia domenica dei manifestanti hanno cercato di fermare i richiedenti asilo, impedendogli di raggiungere un centro per rifugiati".

Nel frattempo, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, due i politici locali sono stati minacciati da persone con presunti legami con l'estrema destra, riporta l'Amburgo Abendblatt.
Questo segue un avvertimento della scorsa settimana da aprte dell'Ufficio Federale di Investigazione (BKA), che ha avvertito che i politici che sostengono i rifugiati affrontano un maggiore pericolo di attacchi da parte di gruppi di estrema destra. All'inizio di ottobre il sindaco di Colonia, Henriette Reker, è stata accoltellata durante la campagna elettorale per l'elezione da parte di un aggressore che si oppone all'arrivo dei rifugiati.
La situazione potrebbe precipitare se uno o più dei rifugiati "scomparsi" dovessero riapparire e commettere qualche atto violento in Germania o altrove in Europa, portando a spargimenti di sangue o vittime. A quel punto, conclude Zero Hedge, la repulsione contro l'invasione dei migranti esploderebbe, innescando una crisi molto più grave, basata sull' etnia e l'ideologia, qualcosa che la "nuova" e "unita" Europa ha già sofferto ma che confermerebbe quanto poco in Europa è effettivamente cambiato negli ultimi 100 anni.

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