Hollande ammette il fallimento delle politiche socialiste e dichiara "lo stato d'emergenza economico"


Dal 2012, quando Hollande è salito al potere, più di 600.000 persone si sono aggiunte alle fila dei disoccupati in un momento in cui la disoccupazione era in diminuzione nella maggior parte delle altre grandi economie europee.
Per Francois Hollande, i giorni di latitanza dietro dati manipolati sono finiti e quello che appare è una nazione la cui stabilità è devastata dalla disoccupazione record. In un disperato discorso per a rielezione, il leader socialista Hollande - che ha legato la sua decisione di correre per un secondo mandato alla sua capacità di contenere la disoccupazione in modo significativo - ha ammesso il fallimento delle sue politiche e che la Francia è in uno "stato di emergenza economico". Sette le misure chiave annunciate che saranno finanziate «con oltre 2 miliardi di euro di sforzi di bilancio».

Il piano di Hollande prevede il versamento di un premio di 2mila euro alle imprese con meno di 250 dipendenti per ogni assunzione con contratto indeterminato oppure con un contratto a tempo determinato di oltre sei mesi con un salario pari ad almeno 1,3 volte il salario minimo. Inoltre, grazie ad un sostegno finanziario dello Stato, si punta a far crescere i contratti di apprendistato dagli attuali 8mila fino a 50mila. Infine si pensa ad un tetto massimo per le indennità di licenziamento, mentre la futura riforma del codice del lavoro permetterà degli accordi in seno alle imprese che potranno derogare al contratto, spiega il Sole 24 ore.

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