"Turchia sola nella lotta all'Isis": l'ultima esilarante battuta dell'alleato Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato i paesi della coalizione internazionale contro lo Stato islamico di lasciare "sola" la Turchia nella lotta contro l'organizzazione terroristica. "Ci lasciano soli nella lotta contro quest'organizzazione che ci fa sanguinare da un lato con gli attentati suicidi e dall'altro con gi attacchi contro Kilis", città di frontiera con la Siria.
"In Siria nessuno di coloro che dice di lottare contro Daesh ha causato a Daesh tante vittime quante ne abbiamo causate noi, e nessuno ha pagato un tributo così pesante quanto noi".

Detto ciò, vale sempre la pena ricordare che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato il più esplicito tra i leader mondiali nel volere la deposizione del presidente siriano Bashar al-Assad e che il ruolo della Turchia nel destabilizzare la Repubblica Araba di Siria è una concausa del massiccio afflusso di rifugiati siriani verso l’Europa sebbene l’Ue preferisca non riconoscerlo e anzi abbia stipulato un accordo che vedrà confluire nelle casse di Ankara oltre tre miliardi di euro in cambio del controllo del flusso delle persone richiedenti asilo che dal Medio Oriente cercano di arrivare in Europa occidentale;

che il coinvolgimento della Turchia nel traffico illecito di petrolio dell’ISIS è stato confermato da prove satellitari presentate dalla Federazione Russia e che anche il vicepresidente americano Joe Biden ha accusato Ankara di non prendere adeguate misure di contrasto ai movimenti jihadisti e di facilitare il passaggio di armi e miliziani attraverso il confine con la Siria;

che la Turchia sta essenzialmente usando una finta campagna contro lo Stato islamico per giustificare un nuovo conflitto con il PKK e le milizie curde, la più efficace forza di terra che sta combattendo contro lo Stato islamico in Iraq e Siria.

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