Ora Erdogan è preoccupato per la situazione in Francia


Il capo dello Stato turco ha condannato lunedi 30 maggio l'uso della forza da parte della polizia contro i manifestanti contrari alla riforma del lavoro in Francia. E' anche "preoccupato" per la situazione nel paese.
"Condanno la violenza da parte della polizia francese contro le persone che usano il loro diritto di manifestare", ha detto Recep Tayyip Erdogan in un discorso pubblico a Istanbul. "Loro [i paesi europei] ci avevano fatto notare che erano preoccupati [per la situazione in Turchia]. Beh, anche io sono preoccupato per quello che sta succedendo in Francia ", ha detto ironicamente l'uomo forte del paese.

Un modo per il presidente turco di rispondere ad alcuni governi europei che avevano espresso la loro preoccupazione per la repressione delle proteste anti-governative di tre anni fa in Turchia. Inoltre, Erdogan ha fortemente criticato i media occidentali che a suo dire "filtrano le notizie": impazienti di informare sulle manifestazioni anti-governative in Turchia tre anni fa, oggi sono misteriosamente silenziosi sul trattamento riservato a chi protesta in Francia.
Nel giugno 2013, un'ondata senza precedenti di proteste violente aveva fatto vacillare il governo islamico-conservatore turco, guidato da Erdogan. Nonostante il malcontento di una parte della popolazione, Erdogan è stato rieletto presidente nel 2014. La protesta ha avuto origine nella mobilitazione di un gruppo di ambientalisti contrario ad un piano di sviluppo urbano che prevedeva la distruzione del Parco Gezi, un parco pubblico in piazza Taksim ad Istanbul. La repressione violenta dei manifestanti ha successivamente innescato un movimento di massa contro il presidente turco, accusato dai suoi critici di autoritarismo e di voler "islamizzare" il paese. Scontri tra polizia e manifestanti hanno causato otto morti e oltre 8000 feriti.

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