Ha prevalso la paura: così si spiegano i risultati delle elezioni spagnole



da RT

«È chiaro che di fronte alla prospettiva del cambiamento e alla costruzione di un’alternativa di sinistra nel paese ha prevalso la paura e i discorsi in tal senso sono stati utilizzati dal governo e dai partiti del sistema neoliberista», ha dichiarato l’analista spagnolo Francisco Sierra, direttore del Centro Internazionale di Studi Superiori di Comunicazione per l’America Latina (CIESPAL), all’Agenzia Pubblica di Notizie dell’Ecuador e Sudamerica.

Questa è la ragione per cui in un clima di crisi e di politiche ultraconservatrici che ancora prevalgono in Spagna «si siano nuovamente imposte posizioni di destra».

«Il discorso della paura»

Javier Moreno, membro di Unidos Podemos in Ecuador, sostiene che «ha funzionato il discorso della paura prodotto dal Partito Popolare e dal Partito Socialista» affinché non si verificasse una vittoria delle forze progressiste per garantire un governo alla Spagna.

«Quello che ora ci aspettiamo in Spagna dai politici delle forze progressiste è che siano all’altezza del momento storico e cerchino di fermare le politiche conservatrici cha hanno tanto danneggiato la classe media spagnola».

Influenza Brexit?

Il direttore del CIESPAL afferma che il «discorso della paura» si è concentrato principalmente sull’instabilità, giocando anche sul referendum britannico (favorevole all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea), che ha prodotto alla fine della campagna «un ribasso nelle intenzioni di voto per i partiti progressisti».

«Il discorso della paura - spiega Sierra - si è concentrato sul contesto britannico-europeo , così come sulla paura del cambiamento, visto che abbiamo vissuto sempre questo bipartitismo e qualsiasi alternativa si traduce in preoccupazione».

Altro fattore che spiega i risultati delle elezioni è l’impossibilità per «oltre due milioni di spagnoli» residenti all’estero di esercitare il proprio diritto di voto a causa degli ostacoli per gli elettori emigrati introdotti dall’ultima riforma elettorale.

Campagna mediatica dei mezzi di comunicazione spagnoli e il Venezuela

La deputata ecuadoriana María Augusta Calle sostiene che la campagna contro Unidos Podemos è stata incentrata sul provare a collegare i suoi candidati al Venezuela, con la complicità dei grandi mezzi di comunicazione

«Hanno provato a collegare la situazione in Venezuela all’aspirazione di Podemos di raggiungere il governo. Hanno inventato di tutto. La campagna mediatica e politica dei grandi media spagnoli in opposizione alla crescita di Podemos è stato il punto fondamentale di questa seconda campagna elettorale», questa la denuncia di María Augusta Calle.


(Traduzione dallo spagnolo per l'AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

Le più recenti da Finanza

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa