Ecco quanto l'Europa dipende dal Regno Unito


L'euroscetticismo è in aumento in Europa. Paesi come la Polonia e l'Ungheria hanno attivamente cercato di limitare l'influenza dell'UE e ignorare le sue regole per quanto riguarda la politica dei rifugiati.
Anche i governi più euroscettici, tuttavia, hanno condotto una campagna contro la Brexit. Mentre le nazioni europee possono voler limitare il ruolo e l'influenza dell'UE in patria, gli interessi economici e di sicurezza li hanno portati a sostenere l'adesione del Regno Unito all'Unione europea, si legge su MauldinEconomics.
Questa opposizione alla Brexit è un esempio del perché gli interessi - molto di più che l'ideologia - contano in materia di geopolitica.
Le potenze europee dipendono dalle esportazioni verso il Regno Unito
Le nazioni europee hanno fortemente investito nel loro rapporto con il Regno Unito. Il Regno Unito è il quarto più grande importatore al mondo, e l'Unione europea ha bisogno della domanda di importazioni britannica.
I legami commerciali degli Stati membri dell'UE con il Regno Unito variano, ma molte economie europee inviano una quantità significativa delle loro esportazioni verso la Gran Bretagna.
Quasi il 14% delle esportazioni irlandesi è andato al Regno Unito nel 2015. Il 9% delle esportazioni dei Paesi Bassi e il 7,4% delle esportazioni della Germania sono andate a questa nazione nel 2015.




I governi europei non possono permettersi di perdere l'accesso ai clienti britannici.
Il Regno Unito ha dato un importante contributo al bilancio dell'UE
Il 12,6% dei ricavi dell'UE è venuto dalla Gran Bretagna nel 2015. Quando i paesi meno sviluppati hanno aderito all'UE, i membri più anziani hanno assunto un maggior onere finanziario. Speravano che l'espansione avrebbe aumentato le opportunità di investimento e migliorato la sicurezza del blocco a lungo termine.
Il Regno Unito è stato uno dei 10 contribuenti netti al bilancio dell'UE - insieme a Germania, Francia, Paesi Bassi, Italia, Svezia, Austria, Danimarca, Finlandia e Irlanda. Per queste economie europee ricche, una uscita inglese significa un aumento degli oneri finanziari.
L'Europa orientale ha bisogno di accedere al mercato del lavoro nel Regno Unito
Le opportunità di lavoro britannici e i flussi di denarosono molto significativi per l'Europa orientale. L'Europa orientale ha goduto di bassi tassi di disoccupazione grazie a milioni di europei dell'Est che lavorano in altri paesi dell'Unione Europea ... in particolare, nel Regno Unito.
Oltre 740.000 cittadini polacchi e più di 160.000 cittadini lituani risiedevano nel Regno Unito nel 2014 secondo Eurostat. Ci sono anche oltre 500.000 ungheresi all'estero, con una stima di 300.000 nel Regno Unito.



La Gran Bretagna e l'Unione europea probabilmente raggiungerabbi un accordo commerciale. Tuttavia, se questo accordo è bilaterale, non ci sarabbi garanzie che i lavoratori provenienti dall'Europa centrale potrebbero continuare a lavorare nel Regno Unito.
La Brexit è molto più di una minaccia economica per l'Europa
Il disagio dell'Europa non ha solo a che fare con l'economia. Alcuni paesi vedono la Brexit come una minaccia per gli interessi di sicurezza della regione. rgenti.
Le nazioni dell'Europa dell'Est temono che l'Europa occidentale li possa abbandonare. Paesi come la Polonia sanno che è meno probabile che un'Europa più divisa agisca rapidamente e in maniera coesa in aiuto degli allaeati orientali.
Il Regno Unito è un alleato altamente strategico per le nazioni europee. La Gran Bretagna vanta uno dei più potenti eserciti d'Europa, nonostante qualche ridimensionamento e una riduzione delle operazioni all'estero nel corso degli anni.




Inoltre, la Royal Navy rimane la seconda più grande marina militare della NATO, dopo la US Navy.
Tutto ciò conferma che l'Europa non può permettersi una rottura con la Gran Bretagna. L'UE e la Gran Bretagna, di conseguenza, molto probabilmente raggiungeranno un accordo commerciale e di manterranno stretti legami economici e militari, nonostante il voto per la Brexit.

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