Russia: ucciso in Daghestan il terrorista super ricercato “l'emiro Kadarsky”

di Danilo della Valle

L'organizzatore degli attentati terroristici di Volgograd e Pyatigorsk, il responsabile delle uccisioni di poliziotti e imam, è rimasto ucciso insieme a quattro suoi miliziani durante una retata delle forze speciali russe nel villaggio di Talgi, in Daghestan.



Rustam Asildarov, meglio conosciuto come “l'emiro Kadarsky”, leader dell'Organizzazione “Emirato del Caucaso, Vilayat Daghestan”, era entrato da circa dieci anni nelle liste dei ricercati internazionali per terrorismo.

Le informazioni su dove si nascondesse sono state fornite da alcuni militanti della sua organizzazione arrestati in precedenza dalla polizia russa. La casa nel villaggio di Talgi, nella regione del Daghestan, è stata circondata dalle prime ore della mattina e dopo aver evacuato il vicinato sono iniziati i negoziati per cercare di far venir fuori i terroristi che intanto si erano barricati nell'abitazione.

Alla proposta di deporre le armi ed arrendersi i militanti dell'organizzazione terroristica hanno risposto con il fuoco sulla polizia, cosa che ha scatenato l'assalto delle forze speciali anti terrorismo culminato in serata con l'uccisione di Rustam Asildarov e dei suoi più stretti collaboratori. Asildarov nel 2014 aveva giurato fedeltà allo “Stato Islamico”, ma era entrato nelle attenzioni dell'antiterrorismo già da molto prima. Nel 2007 si era reso protagonista dell'organizzazione di decine di attacchi terroristici, tra cui un attentato a Volgograd dove rimasero uccise 34 persone e ferite 70, un attentato davanti la stazione di polizia di Pyatigorsk nel 2013, e un attacco al posto di polizia di Makhachkala.

L'emiro Kadarsky, secondo l'intelligence russa, sarebbe stato a capo anche dell'organizzazione dell'attentato nella piazza rossa di Mosca durante i festeggiamenti del Capodanno 2010, attentato scongiurato dai servizi segreti russi prima che fosse messo in atto. A termine dell'operazione, gli agenti di polizia hanno rinvenuto nella casa in cui si nascondevano i terroristi, una ingente quantità di esplosivi ed armi.

Continuano dunque le operazioni antiterrorismo dell'intelligence russa al fine di evitare ulteriori spargimenti di sangue nel territorio della Federazione. Oltre alle grandi città, dove il fenomeno potrebbe avere terreno fertile, ad esser sott'occhio maggiormente è la regione del Daghestan, nel Caucaso Settentrionale, che sembra abbia concentrato tutta l'attenzione per quanto riguarda il terrorismo, togliendo il “triste primato” alla Cecenia pacificata (almeno teoricamente e politicamente).

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