Brexit: voto cruciale alla Camera dei Comuni. E la Scozia vuole un nuovo referendum

Oggi la Camera dei Comuni dovrebbe riapprovare il testo di legge sulla Brexit che era stato emendato dalla Camera dei Lord. In caso di adozione, Theresa May avrà l’autorità legale per innescare l’Articolo 50 dei Trattati comunitari che disciplina l'uscita di uno Stato membro dall'Unione Europea. Il primo ministro britannico dovrebbe intervenire martedì 14 marzo alla Camera dei Comuni e sfruttare questo discorso come un'opportunità per annunciare l'avvio della Brexit.

Il Segretario di Stato per la Brexit, David Davis, ha esortato i legislatori a non ostacolare Theresa May invitandoli a votare per far cadere i due emendamenti che sono stati aggiunti dai Lords dicendo che la May dovrebbe essere in grado di condurre i negoziati senza condizioni, riporta il WSJ. I due emendamenti prevedono un diritto incondizionato ai tre milioni di europei residenti nel Regno Unito di restarci anche dopo la Brexit e riconosce alle due Camere la possibilità di votare sui termini dell'accordo raggiunto e se necessario costrinere governo a tornare al tavolo della trattativa per ottenerne uno migliore.

Sul tema della Brexit, Reuters ha riferito che David Davis starebbe anche elaborando "piani di emergenza" per la Gran Bretagna nel caso improbabile di concludere i colloqui con l'Unione europea senza un accordo. Possibilità non escluda dalla May che aveva già dichiarato che “nessun accordo è meglio che un cattivo accordo”.

Nel frattempo, il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, ha annunciato per la prossima settimana l'avvio dell'iter nel Parlamento locale per arrivare ad un nuovo referendum per l'indipendenza da Londra. “Gli scozzesi devono poter decidere dopo i negoziati se accettare Brexit o diventare indipendenti. Il Parlamento scozzese dovrà decidere i tempi per il prossimo referendum per l’indipendenza scozzese. Non è solo il rapporto con l’UE in gioco ma anche il futuro della Scozia".


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