23.000 jihadisti vivono in Gran Bretagna, 3.000 sono una "minaccia imminente"

Dopo aver fallito nel contrastare due attacchi terroristici che si sono verificati nel Regno Unito finora quest'anno - entrambi i quali sono stati effettuati da sospetti jihadisti che erano noti alle autorità del Regno Unito - le agenzie di intelligence hanno identificato 23.000 potenziali jihadisti che vivono in Gran Bretagna, secondo un rapporto pubblicato dal Times

Il rapporto è emerso dopo che il primo ministro Theresa May ha declassato la minaccia del terrore a “grave”, dopo averla portata a "critica" martedì dopo l'attacco .

Di questo 'pool' di potenziali terroristi, 3.000 sono sospettati di porre una “minaccia imminente” e sono oggetto di indagine, riporta il Times. Nel frattempo, gli altri 20.000 sono stati coinvolti in indagini del passato e sono stati classificati come portatori di un “rischio residuo”.

Sia l'attentarore di Manchester Salman Abedi che quello di Westminster Khalid Masood erano in un gruppo di “ex individui di interesse” e non sono più stati oggetto di sforzi di sorveglianza, riporta il Times.

Il rapporto viene in mezzo alle crescenti critiche verso i servizi segreti, accusati di aver condotto un lavoro inadeguato nell'individuazione di ex “soggetti di interesse” che sono tornati all'estremismo.

Migliaia di soldati resteranno schierati nelle strade della Gran Bretagna

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