Il presidente della Romania chiede le dimissioni del premier Dancila per le sue posizioni filo-Israeliane



Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha chiesto le dimissioni del primo ministro Viorica Dancila venerdì, dopo che il suo governo ha "segretamente" approvato un piano per il trasferimento dell'ambasciata rumena da Tel Aviv a Gerusalemme. Lo riportano i media locali e in Italia askanews.

“La signora Dancila non è all’altezza del compito di primo ministro della Romania e di conseguenza il governo sta diventando un peso per la Romania. Questo è il motivo per cui chiedo pubblicamente le dimissioni della signora Dancila”, ha dichiarato Iohannis in una conferenza stampa.

Johannis ha criticato, riferendosi al trasferimento, che il governo ha approvato la scorsa settimana "un memorandum segreto sulla politica estera, che è stato un grosso errore perché nelle questioni di politica internazionale il presidente avrebbe dovuto essere consultato. Cosa che non è accaduta".

Lo scorso mercoledì e giovedì, il primo ministro si è recato nella Palestina occupata senza consultare il presidente. Durante la visita, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu lo ha ringraziato per la sua posizione filoisraeliana e per i suoi sforzi di ricollocare la missione rumena.

Il primo ministro palestinese Rami Hamdalá ha esortato il governo rumeno a non spostare la sua ambasciata da Tel Aviv ad Al-Quds (Gerusalemme), poiché questa misura viola la legge internazionale e ostacola qualsiasi soluzione al conflitto israelo-palestinese. Con questa misura, il governo di Dancila segue le orme degli Stati Uniti, il cui presidente, Donald Trump, ha dichiarato lo scorso dicembre che Washington riconosce Gerusalemme (Al-Quds) come capitale del regime israeliano e ha annunciato il suo piano per spostare l'ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv alla città santa della Palestina.

Dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite (ONU), 128 hanno votato a favore di una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite presentata dalla Turchia che mirava a rovesciare la controversa decisione sul cambiamento dello status di Al. -Quds promosso da Washington.

Le più recenti da Finanza

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa