Europlot Daily – 24 aprile 2018

Summit sulla Siria a Bruxelles
Oggi va in scena la seconda edizione della conferenza Eu-Onu sulla Siria. Come l'edizione dell'anno scorso, è chiaro a tutti che non c'è nessuna possibilità di cambiare il corso di un conflitto ormai diventato abbastanza lungo da perderne il senso del tempo. Il summit durerà due giorni, si pone l'obiettivo di sostenere la ricostruzione di un paese in guerra dal 2011. Il focus è sugli aiuti umanitari e sul processo di pace Onu di Ginevra. La Russia dovrebbe essere rappresentata dall'ambasciatore presso la Ue invece che dal Ministro degli esteri. Grazie ai suoi alleati, Bashar Al-Assad sta vincendo la guerra quindi non è incentivato a risolvere il conflitto nella cornice dei negoziati di Ginevra. Tuttavia, il summit dovrebbe riuscire a fornire aiuti umanitari. Nell'aprile dello scorso anno, ha generato aiuti per oltre 9 miliardi di euro per il periodo 2017-2020.

Macron alla Casa Bianca
Emmanuel Macron è stato accolto con tutti gli onori da Donald Trump. Il presidente francese ha piantato una quercia proveniente dal sito della battaglia di Bosco Belleau nei terreni della Casa Bianca e ha descritto gli Stati Uniti come garanti del multilateralismo globale per poi mettere in guardia il presidente sui rischi e i problemi da affrontare. Adesso bisogna vedere se Macron riuscirà a tornare a Parigi con qualche risultato sul nucleare iraniano, la guerra in Siria e le controversie sui dazi doganali su acciaio e alluminio per poter dire che a Washington oltre al fumo c'era anche l'arrosto. Il 27 aprile Trump dovrà accogliere Angela Merkel, ma per lei ci sarà un’accoglienza molto più fredda.

Sanzioni alla Russia in stand by
Il governo USA ha annunciato che cittadini e imprese statunitensi avranno sei mesi in più di tempo per sistemare i propri affari con Rusal. Il colosso russo dell’alluminio potrebbe salvarsi del tutto dalle sanzioni se taglierà i ponti con Oleg Deripaska, l’oligarca che ne detiene il controllo. Il prezzo dell’alluminio ieri è calato del 7%.

Strage a Toronto
Almeno 10 morti e 15 feriti dopo che un uomo alla guida di un furgone le ha travolte volontariamente in una delle strade più trafficate di Toronto, mentre fuori città è in corso il G7 dei ministri degli Esteri.L’autista è Alek Minassian, studente 25enne di origine armena. La polizia canadese non ha dato indicazioni sul movente, nessuna pista è esclusa. Minassian si è fatto catturare, ha gridato al poliziotto “kill me” ma poi si è consegnato. Effettivamente sembra solo uno squilibrato, non terrorismo.

Come la Turchia vede l’Europa
La Süddeutsche Zeitung riporta la notizia che il Ministro degli esteri turco ha in programma un discorso nella città tedesca di Solingen in vista delle elezioni anticipate che avranno luogo in Turchia e puntano a confermare Erdogan con un plebiscito. Questo ci dice due cose: la prima, che Ankara vuole mettere alla prova la legge tedesca che vieta di ai governi stranieri di fare campagna elettorale sul proprio suolo, la seconda, che la Turchia vede la diaspora turca nei paesi europei come un’estensione della sua cittadinanza, e quindi della sua sfera di influenza.


Federico Bosco


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