Europlot Daily – 26 aprile 2018

Il doppio gioco di Macron
Nel suo discorso di fronte al Congresso americano, il presidente francese Emmanuel Macron ha sostenuto la via del multilateralismo e del liberalismo e lanciato moniti contro i rischi del nazionalismo e dell’isolazionismo. Riferimenti chiari contro le posizioni di Donald Trump, con grande gioia dei mass media. Macron ha poi nuovamente spinto per mantenere l'intesa siglata con l'Iran sul nucleare ridisegnando l’accordo secondo la sua visione, assicurando che il Paese non avrà mai l'atomica. Il presidente francese ha anche invitato gli USA a rientrare nell'accordo sul clima di Parigi. Macron sembra volersi accreditare come partner privilegiato da Trump in Europa, ma anche come il modello e il garante di una visione differente da quella del presidente degli Stati Uniti. La cosa avrebbe anche un senso, stiamo parlando del massimo esponente del populismo degli esclusi e di quello delle élite, adesso però bisogna vedere cosa farà Trump. Il 12 maggio il presidente americano dovrà decidere se non rinnovare l’allentamento delle sanzioni all’Iran come ha minacciato o accogliere la proposta di Macron di lavorare per un nuovo accordo permanente che includa anche un vincolo sullo sviluppo dei missili balistici e sulle attività militari all'estero. Il problema però è che Teheran non è d’accordo, quindi non si capisce perché Trump dovrebbe seguire questa strada. Secondo me, Macron ci resterà molto male quando scoprirà di essere stato solo il “the apprentice“ di Trump, non il socio privilegiato. Questo minerà la sua posizione nei confronti della Ue e di Angela Merkel.

La Ue contro le fake news
La Commissione europea sta per pubblicare il documento ufficiale sul contrasto alla disinformazione online. Secondo le anticipazioni, la Ue chiederà ai grandi del settore di sottoscrivere un codice di condotta per combattere le campagne di disinformazioni in vista delle elezioni del Parlamento europeo previste per maggio 2019. Questa è una strategia molto subdola perché bypassa i problemi legali affidando alla discrezione di aziende private il controllo del flusso online. Bruxelles terrà aperta la minaccia di una regolamentazione ufficiale se non saranno raggiunti risultati entro la fine dell'anno. Intanto, si attende l'audizione di Mark Zuckerberg davanti al Parlamento europeo e Facebook ha pubblicato le regole per non farsi bannare. Siamo già entrati in una fase distopica.

Facebook e Twitter vanno a gonfie vele
Il conti di Facebook nel primo trimestre dell'anno non sono stati condizionati dal caso di Cambridge Analytica e anzi hanno superato le aspettative: i ricavi si sono fermati poco sotto i 12 miliardi di dollari, mentre gli utenti attivi giornalmente sono saliti a 1,45 miliardi. Anche il primo trimestre di Twitter si è chiuso con numeri superiori alle previsioni: il social ha fatto registrare ricavi per 665 milioni di dollari e 336 milioni di utenti attivi al mese.

La Ue cerca di costruire una riserva nel bilancio
La Commissione europea sta pianificando l'innalzamento del tetto sul budget comunitario nel tentativo di aumentare la raccolta di prestiti dai mercati finanziari per aumentare la capacità di spesa in vista della perdita del generoso contributo della Regno Unito.

Controlli di frontiera
I cittadini degli stati non appartenenti all'Unione europea dovranno pagare una tassa di 7 euro sul visto d'ingresso. Si tratta delle procedure del nuovo sistema ETIAS. La Commissione sta già pensando di usare il ricavato come risorsa per il nuovo budget europeo.

La Ue chiede investimenti in AI
Per poter star al passo con la ricerca di USA e Cina, la Commissione europea ha chiesto a governi e privati investimenti per 20 miliardi di dollari nel campo dell'intelligenza artificiale. Il gap più grande riguarda il settore dell’industria dell’auto, vitale per le economie dell’Unione europea è più arretrato di quello che sembra.

Le difficoltà della Brexit
Gli unionisti nord irlandesi hanno minacciato di far cadere il governo di Theresa May nel caso si decidesse per la permanenza dell'Irlanda del Nord nell'unione doganale o nel mercato unico europeo dopo la Brexit. Il frazionamento in 4 stati che contraddistingue il Regno Unito sta creando i problemi più grandi al raggiungimento di un accordo per la Brexit.

Antisemitismo in Germania
Circa 2500 persone hanno partecipato a una manifestazione di protesta indossando la kippah per le strade di Berlino. La manifestazione è una reazione alla richiesta della Comunità ebraica tedesca di non indossare la kippah in pubblico per evitare azioni violente come quella di pochi giorni fa. L’antisemitismo islamico si sta facendo strada anche in Germania, la replica di uno scenario come quello francese è dietro l’angolo.

Libertà di stampa in Italia
L'ultimo rapporto sulla libertà di stampa di Reporters sans frontières colloca l'Italia al 46esimo posto al mondo, in salita di sei posizioni. Preoccupa il comportamento del M5S, secondo il rapporto l'odio del giornalismo incoraggiato da alcuni politici è una minaccia per la democrazia.


Federico Bosco

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