Mélenchon: «Berlino fatica a formare il governo italiano»

«Berlino fatica a formare il governo italiano», così si esprime sulla situazione italiana il leader de ‘La France Insoumise’, Jean-Luc Mélenchon, attraverso un articolo sul suo blog.

Con la lucidità che lo contraddistingue l’esponente della gauche francese afferma: «La catastrofe è consumata in Italia. Uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea è stato colpito dai fulmini della Commissione Europea e dei suoi padroni berlinesi. L’Unione Europea ha mostrato il suo pugno di ferro. Piuttosto che avallare la nomina di un ministro delle Finanze sconveniente per Berlino, il presidente della Repubblica italiana ha fatto terra bruciata».

Molto interessante la parte dove analizza il ruolo svolto da Sergio Mattarella: «Il deplorevole presidente italiano compie il suo ruolo con la consapevolezza rude di tutti i curatori fallimentari. Nomina un dirigente del Fondo Monetario Internazionale soprannominato ‘Mister tagli’. Tutto è detto con questo soprannome. Quali motivazioni ha questo presidente per compiere una tale violazione della volontà popolare espressa dal voto degli italiani?».

«Il presidente italiano - continua Mélenchon - ha invocato come argomento finale, il rischio di aumentare il divario tra i tassi di interesse tedeschi e italiani. Il guinzaglio, che tiene tutti i paesi per la gola (…) Come ai bei tempi del ‘serpente monetario europeo’ in cui il valore della valuta di ciascun paese dell'Unione Europea era fisso rispetto a quello degli altri e quindi del più forte. La moneta unica mostra chiaramente in questo momento cos’è. Non protegge alcun paese. Li allinea tutti sulla politica economica della Germania».

Jean-Luc Mélenchon, infine, indica chi sono i veri responsabili di quella che si profila come la più grave crisi istituzionale italiana: «L'unica e sola responsabilità per la situazione viene dai dettami di Bruxelles e dalla brutalità dei governanti tedeschi. Berlino lotta per trovare burattini convincenti in Italia per garantirsi il suo dominio».

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