La mozione di sfiducia presentata dal leader socialista spagnolo Pedro Sanchez è stata approvata oggi dal Parlamento spagnolo con 180 voti a favore, 169 contro e una astensione. Si tratta di un vero e proprio terremoto nella scena politica spagnola, drammaticamente colpita dalle vicende indipendentiste catalane dei mesi scorsi. A decidere le sorti di Rajoy è stato il voto dei nazionalisti moderati baschi (Pnv), che hanno ottenuto da Sanchez l'assicurazione di non vedere attaccati i vantaggi fiscali per la regione previsti per la prossima finanziaria.
Pedro Sanchez formerà nelle prossime ore un nuovo governo con molta probabilità in coalizione con Podemos che dovrà come primo punto affrontare in modo diverso la questione catalana che ha portato il partito popolare, travolto anche da enormi scandali di corruzione, di Rajoy ad arrendersi in Parlamento. “E’ solo il primo passo per una Spagna che accolga e non escluda”, è stato il commento di Pablo Iglesias su twitter.
E’ la prima volta che una mozione di sfiducia riesce a destituire un premier spagnolo in carica. “Abbiamo detto che si può e lo abbiamo dimostrato. Abbiamo infranto questa tradizione che diceva che la Spagna è irriformabile.” E’ stato il commento di uno dei fondatori di Podemos Juan Carlos Monedero.
Sale el Gobierno en B. Se respira satisfacción, pero somos plenamente conscientes de que solo es el primer paso. Seguiremos trabajando con ilusión por una España que cuide y no excluya ????? SI SE PUEDE
— Pablo Iglesias (@Pablo_Iglesias_) 1 giugno 2018
Fuera el gobierno del partido más corruPPto de Europa, ahora toca seguir empujando para construir una alternativa a tanto desastre neoliberal. Por una España soberana a los poderes financieros, federal, republicana y con justicia social (fotaza del gran @DaniGagoPhoto). pic.twitter.com/MNHzTCafjK
— Javier Couso (@Caninator) 1 giugno 2018
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