Il totalitarismo 'liberale'. Le tecniche imperialiste per l'egemonia culturale

“Questo libro è dedicato al suo più grande ispiratore, Domenico Losurdo (Sannicandro di Bari, 14 novembre 1941 – 28 giugno 2018), gigante del Marxismo e uno dei più grandi intellettuali italiani della nostra epoca, che ci ha lasciato nell’indifferenza mediatica generale. A noi il compito di diffondere e trasmettere le scoperte di Losurdo ad un pubblico più ampio, facendo capire a tutti i progressisti e ai lavoratori che bisogna ripartire, con pazienza, dalle sue tesi. Questo è il nostro compito storico di fase nella lunga lotta che conduciamo per l’affermazione del socialismo e poi del comunismo.”

L'Italia ha tenuto un avanzo primario in attivo pressoché ogni anno (con l'eccezione del 2009) dal 1992 ad oggi. Ciò vuol dire che negli ultimi 25 anni circa abbiamo pagato molte più tasse rispetto ai servizi che abbiamo ottenuto dallo Stato. Si tratta di quasi 900 miliardi di euro (avete capito bene). Il bilancio sarebbe insomma in attivo. Perché allora il debito pubblico aumenta anziché diminuire? A causa degli interessi finanziari. Solo un dato (che si trova facilmente sul web) a tal riguardo: tra 1980 ed il 2014 lo Stato ha speso 3.447 miliardi di euro di interessi sui titoli di Stato. Fino al 1981 lo spread non esisteva perché i tassi di interesse erano regolati dall'accordo tra Ministero del Tesoro e Banca d'Italia. Con l'avvio della stagione del liberismo, ossia il ritorno in grande stile dell'imperialismo, si è lasciato al “mercato” di regolare i tassi di interesse, politica fatta propria e diventata strutturale con l'avvento della BCE e dell'UE. Le conseguenze sono visibili a tutti. Tale sistema non è naturale ma è criminale. Di questo non si parla quasi mai però, invece fioccano le armi di distrazione di massa. Perché?


Per rispondere a tale domanda, collegata a molte altre altrettanto pressanti, ho dovuto scrivere un libro: Il totalitalitarismo “liberale”. Le tecniche imperialiste per l'egemonia culturale. Si tratta del primo volume della collana Storia del Socialismo e della Lotta di Classe, con cui si rielabora e amplia In Difesa del Socialismo Reale; il tutto edito da La Città del Sole.

È un'opera che porrà interrogativi inquietanti sulla nostra epoca storica. Si formula l'accusa di essere soggetti ad una forma di totalitarismo “liberale” che governa controllandoci e ingannandoci da decenni nell'interesse di poche élites privilegiate. Si descrivono le modalità del ripristino della piena dittatura del grande Capitale che, sfruttando le tecniche nazifasciste, ha controllato i principali media, sussumendo l'opinione pubblica occidentale, raggiungendo l'obiettivo di una riscrittura orwelliana della storia contemporanea che ha criminalizzato il comunismo nelle sue concretizzazioni delle esperienze socialiste, sancendo il proprio trionfo, quello dell'Imperialismo a guida statunitense.

Verranno mostrate le modalità storiche di svolgimento della battaglia ideologica nella Guerra Fredda e come siano potute affermarsi politicamente le categorie dello “stalinismo” e del “totalitarismo”, usate strumentalmente per distruggere il movimento comunista internazionale, avanguardia politica della classe lavoratrice mondiale. Si traccerà infine un bilancio storico dell'ultimo secolo e si proporrà una strategia per il movimento comunista e per la classe lavoratrice italiana.

Copertina e illustrazione sono a cura della giovane artista emergente Simona Correnti. In uscita a dicembre, il libro verrà venduto al costo di 25 euro; può essere acquistato fin da ora in prevendita a 17,5 euro (30% di sconto e spese di spedizione incluse), mandando una mail a storiasocialismo@lacittadelsole.net. È possibile ottenerlo in formato e-book e/o cartaceo sostenendo in pari tempo il finanziamento dell'intera collana (vd https://www.produzionidalbasso.com/project/storia-del-socialismo-e-della-lotta-di-classe/).

Alessandro Pascale


Di seguito l'Indice dell'opera.

DEDICA

INTRODUZIONE METODOLOGICO-POLITICA

a) Il paradigma totalitario e il revisionismo storico

b) Il progetto della “Storia del Socialismo e della Lotta di Classe”

c) Prefazione a “In Difesa del Socialismo Reale”

d) Ringraziamenti

PARTE I

1. LE TECNICHE IMPERIALISTE DELL'EGEMONIA CULTURALE

2. I METODI CLASSICI IDENTIFICATI DAI BOLSCEVICHI

3. RAZZISMO E NAZIONALISMO

3.1. La nascita del razzismo colonialista

3.2. Il nesso storico tra liberalismo e razzismo

3.3. I morti del “Terzo Mondo” valgono meno di quelli occidentali

3.4. Il “biopotere” di Foucault

4. IL CONTROLLO TOTALITARIO DELL'INFORMAZIONE

4.1. L'oligopolio editoriale in italia

4.2. L'oligopolio televisivo in italia

4.3. I monopoli di internet

4.4. Il caso dell'Africa

4.5. Il potere dei media e la teoria dell'agenda setting

4.6. 10 strategie della manipolazione

4.7. Propaganda imperial-nazista?

5. I MASS-MEDIA AL SERVIZIO DELL'IMPERIALISMO GUERRAFONDAIO

5.1. La fabbrica del falso nella storia più recente

5.2. 1989: Romania, Cecoslovacchia e Cina

5.3. 1991: La Guerra del Golfo

5.4. 1999: La distruzione della Jugoslavia

5.5. 2003: La seconda Guerra del Golfo

5.6. 2011: La devastazione della Libia

5.7. 2013: I nazisti al potere in Ucraina

5.8. Il caso dell'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani

5.9. I giornalisti al servizio dell'imperialismo

5.10. Libertà di stampa negli USA: il caso di Seymour Hersh

6. L'ELOGIO DELL'IGNORANZA E LA DISTRUZIONE DELLA CULTURA

6.1. Ipotesi su come distruggere la scuola pubblica

6.2. Le ragioni di classe della distruzione della scuola pubblica

6.3. Il sistema scolastico statunitense

6.4. Scuola borghese e scuola socialista

6.5. La riforma scolastica necessaria per creare menti critiche

6.6. I manuali scolastici della borghesia

7. LA BATTAGLIA FILOSOFICA

8. IL CONTROLLO DEL LINGUAGGIO

8.1. L'analisi del linguaggio nella tradizione marxista

8.2. La “neolingua” dell'imperialismo

8.3. L'incomprensibile gergo del capitalismo finanziario

8.4. Come parla la politica (borghese) italiana

8.5. Le parole sono importanti

8.6. “Parlar chiaro, parlar facile”

9. L'USO STRUMENTALE DI LIBERTÀ, DEMOCRAZIA, DIRITTI UMANI

9.1. “Democrazia, storia di un'ideologia”

9.2. L'evoluzione verso i diritti e la democrazia nel '900

9.3. L'inganno delle guerre umanitarie

9.4. Le rivoluzioni colorate in nome della libertà

9.5. I comunisti e la questione dei “diritti umani”

9.6. Libertà per chi?

9.7. La scissione culturale tra libertà e giustizia sociale

9.8. La libertà intesa come liberazione della sessualità

9.9. La posizione di Lenin sul libero amore

9.10. Alcol e droghe, le libertà deviate

10. LA RELIGIONE E IL TERRORISMO

10.1. La “non-violenza”

10.2. L'irrazionalismo e la fede

10.3. Buon senso e status quo

10.4. Corporativismo e interclassismo

10.5. L'esistenzialismo individualista

10.6. Il terrorismo e i fondamentalismi religiosi

11. L'ALIENAZIONE CONSUMISTICA

11.1. La pubblicità strumento di educazione al capitalismo

11.2. L'irrazionalità sociale delle pubblicità

11.3. Il fenomeno dell'obsolescenza programmata

11.4. Avere o essere? risponde Fromm

11.5. Il disagio psichico e lo stress emotivo

11.6. Lavorare per comprare o per vivere?

11.7. Austerità e bisogni indotti

11.8. La pubblicità in stile sovietico

11.9. Il calcio tra alienazione e nuova “religione”

12. L'ARTE E LA CULTURA DI MASSA AL SERVIZIO DEL CAPITALISMO

12.1. Le rivelazioni sulla guerra psicologica della cia

12.2. La diffusione editoriale del verbo imperialista

12.3. L’arte astratta finanziata dalla cia

12.4. L’asservimento di hollywood al governo usa

12.5. Il cinema di propaganda anticomunista

12.6. Lo spazio per un cinema anticapitalista

12.7. Il paradigma dell'industria culturale

12.8. Il rock’n’roll come affermazione piena del capitalismo?

12.9. Il ruolo politico delle sottoculture

12.10. Adorno, Eisler e la musica militante

12.11. Logiche dell’industria discografica e prassi comunista

12.12. I videogiochi: nuova frontiera della propaganda anticomunista

PARTE II

13. L'OFFENSIVA IDEOLOGICA CONTRO IL COMUNISMO

13.1. La lotta di classe culturale degli intellettuali borghesi

13.2. La falsificazione della storia sovietica denunciata alla Duma

13.3. La storia è scritta dai vincitori

13.4. L'accusa di totalitarismo di Hannah Arendt e la sua confutazione

13.5. I limiti storico-politici di Hobsbawm

13.6. Ritratto di Robert Conquest

13.7. La truffa del “Libro nero del comunismo”

13.8. Il tradimento di George Orwell

13.9. La recensione-stroncatura di Togliatti di “1984”

13.10. Solzenicyn: un arcipelago di menzogne

13.11. I servizi segreti occidentali e la sinistra anticomunista

14. LE CONDIZIONI NECESSARIE PER LA RICOSTRUZIONE

14.1. I limiti di comprensione del marxismo occidentale

14.2. La lettera-denuncia di Holz

14.3. La sussunzione padronale della “sinistra”

14.4. L'attualità dell'imperialismo e i suoi crimini

14.5. Chi comanda davvero? il club Bilderberg

14.6. Antimperialismo o antiliberismo?

14.7. Il discorso medio del revisionismo

14.8. Ripartire dal marxismo-leninismo

15. IL SOCIALISMO IN UNA PROSPETTIVA STORICA E IL MONDO ODIERNO

15.1. I meriti storici del socialismo

15.2. La guerra della fame nel mondo

15.3. L'evoluzione storica delle disuguaglianze (contro Piketty)

15.4. la possibile soluzione della globalizzazione cinese

15.5. Le condizioni oggettive per un processo rivoluzionario

15.6. La distruzione del pianeta e le migrazioni di massa

15.7. La necessaria lotta al “totalitarismo liberale”

15.8. Il ruolo storico del proletariato

APPENDICE

1. Le casematte dell'informazione proletaria in italia

2. Appello alla battaglia culturale contro il revisionismo storico

BIBLIOGRAFIA E FONTI


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