Abrogazione dell’art.81 e referendum sui Trattati Europei, USB e Eurostop consegnano le firme per le due leggi di iniziativa popolare



di Unione Sindacale di Base; Piattaforma Eurostop


Oltre 25 anni di adesione dell’ Italia all’Unione Europea e all’insieme dei suoi trattati hanno prodotto lo smantellamento del sistema dei servizi sociali, la cancellazione dell’istituto della previdenza pubblica, del diritto alla salute, all’istruzione, del diritto al lavoro e a salari dignitosi.


Se fino a qualche anno fa la denuncia della natura antisociale dell’Unione Europea era appannaggio di ambiti ristretti, la dura realtà si è incaricata di far percepire questa condizione materiale anche a settori sempre più larghi di popolazione colpiti, a vario titolo, dalle politiche di austerity, di impoverimento e svalorizzazione dei salari e dei diritti dei lavoratori.
Con il pretesto del debito pubblico enormi risorse sono state drenate dai redditi dei lavoratori verso le grandi banche, italiane e straniere.


Abbiamo visto realizzarsi durante gli ultimi 25 anni una gigantesca operazione di rapina che ha fortemente intaccato gli standard di vita dei ceti popolari e – soprattutto nei paesi del Sud Europa – ha rideterminato fenomeni come l’emigrazione dei giovani disoccupati verso i paesi del Nord Europa che credevamo superati nel tempo.


Per mettere il Parlamento e il paese di fronte a questa realtà, come Piattaforma Eurostop e Unione Sindacale di Base abbiamo provato la strada di due Leggi di Iniziativa Popolare: una per consentire i referendum sui Trattati europei l’altra per togliere l’Articolo 81 dalla Costituzione (obbligo del pareggio di bilancio) introdotta arbitrariamente dal governo Monti con la complicità di tutti i partiti presenti in Parlamento nel 2012. La seconda proposta di legge (art.81) con motivazioni varie, ha visto varie forze della “sinistra” che l’avevano lanciata abbandonare il campo e fermare la raccolta di firme


A fronte di questa decisione la Piattaforma Sociale Eurostop e l’Usb hanno deciso di assumersi – con coraggio – la responsabilità politica ed organizzativa di rilanciare, sostanzialmente da sole, la raccolta di firme sulle due leggi di iniziativa popolare.
Non possiamo nascondere che le difficoltà incontrate in questa iniziativa – tra l’altro nel silenzio totale dei media, con la rimozione dal dibattito politico su questi temi sia tra le forze di governo che di opposizione,


Consegneremo alla Presidenza della Camera dei Deputati le firme raccolte e chiederemo un impegno parlamentare sulle due questioni poste, per noi tuttora decisive per le condizioni di vita dei lavoratori e della democrazia.


Mercoledì 13 marzo alle 15.30 al Centro Congressi Cavour ne discutiamo con Giorgio Cremaschi, Paola Palmieri, Franco Russo, Sergio Cararo e con tutte e tutti coloro che ritengono il referendum democratico e popolare sui Trattati europei e l’abrogazione dell’art.81 imposto alla Costituzione due questioni dalle quali nessuno si può sottrarre se vuole dare un futuro alle aspettative sociali e democratiche del paese.





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