Paolo Maddalena: "Senza solidarietà i trattati europei dovranno ritenersi estinti per l'art.11 della nostra Costituzione"


di Paolo Maddalena


Si è comportato molto bene il nostro nell’ Eurogruppo dei ministri economici europei svoltosi ieri a Bruxelles, il nostro ministro dell’Economia il quale ha tenuto ferma la posizione espressa da Conte che si riassume nella parole: “no al Mes, si agli Eurobond”.

Purtroppo l’ignobile egoismo neoliberista di Germania, Olanda, Austria, Finlandia, Svezia e Danimarca si è opposto all’emissione di detti Eurobond, nel presupposto che non sarebbe possibile che tutti gli Stati si assumano l’onere della garanzia per i prestiti concessi ad altri Stati dell’Unione.


La posizione francese

La Francia ha assunto una posizione intermedia, proponendo che l’emissione di Eurobond debba essere limitata ad affrontare soltanto i danni provocati dal corona virus ai singoli e alle imprese. Ma anche questa proposta è stata respinta dall’Eurogruppo.


Ricordiamo che l’Unione europea è una “organizzazione internazionale a carattere sovranazionale”, il cui scopo fondamentale è quello di raggiungere una coesione economica e sociale tra gli Stati sovrani facenti parte di detta organizzazione.


L’atteggiamento di Germania, Olanda

L’atteggiamento di Germania, Olanda e degli altri paesi del Nord annienta questo scopo, senza tener conto del fatto che la convenzione di Vienna prevede che essi, agendo il tal modo, si pongono fuori dalla stessa organizzazione internazionale alla quale hanno aderito.

Ne consegue che, se dovesse permanere questa situazione, i trattati europei dovranno ritenersi estinti in base a quanto previsto dalla Convenzione di Vienna e ciascun Paese dovrà agire sulla base del proprio ordinamento costituzionale. E non si può non sottolineare in proposito che la Germania ha sempre fatto prevalere le decisioni della propria Corte costituzionale sull’attuazione dei trattati, mentre il legislatore italiano, molto improvvidamente, ha spesso fatto prevalere i trattati sulla nostra Costituzione, distruggendo così il patrimonio pubblico del Popolo sovrano


Trattati e Costituzione

I fatti sopra detti impongono ai nostri politici di ispirarsi sempre e in ogni caso alla nostra Costituzione e di tenerla ferma soprattutto nei confronti di quei Paesi che hanno dimostrato di essere contrari alla coesione economica e sociale che i trattati prevedono.

Ne tengano conto Germania, Olanda, Austria e gli altri paesi del Nord che, finora impunemente (e non elenchiamo le loro enormi trasgressioni nell’osservanza dei trattati), l’hanno fatta da padroni.

Secondo l’articolo 11 della nostra Costituzione, o si agisce su un piano di parità, oppure gli accordi con gli altri Stati cadono nel nulla.


Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

Le più recenti da Finanza

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa