Guido Salerno Aletta - Covid-19: discontinuità per governare i processi di cambiamento



di Guido Salerno Aletta - teleborsa

Nessuna crisi va sprecata. Serve discontinuità, ad ogni costo, per governare i processi di cambiamento.

Il superamento della emergenza sanitaria determinata dalla epidemia di Covid-19 viene strumentalizzato dappertutto nel mondo: sia da coloro che stanno al governo, sia da coloro che stanno all'opposizione.

I Governanti avanzano proposte volte a sostenere la ripresa economica, gli aiuti erogati alle famiglie ed alle imprese, così come gli investimenti, al fine di consolidare il proprio potere e realizzare le proprie strategie interne ed internazionali.

Le opposizioni aspettano che dilaghi la paura del futuro, si accingono a raccogliere la rabbia popolare derivante dalle nuove povertà determinate dalla crisi, per scalzare i governi. Per loro non c'è che da aspettare.

In Cina, la discontinuità è funzionale ai nuovi paradigmi di sviluppo

Le misure di controllo sociale che è stato necessario introdurre per evitare il diffondersi del contagio sono funzionali alle esigenze di un sistema politico che non può lasciare le dinamiche della crescita in mano alle sole logiche del capitalismo. Non si può continuare a reinvestire ogni profitto in nuova capacità produttiva, né in nuove costruzioni immobiliari che garantiranno rendite e plusvalenze. Anche il flusso di investimenti pubblici in infrastrutture diviene poco sostenibile.

C'è bisogno di governare il rallentamento, spostando l'asse della crescita verso i consumi collettivi all'interno, assorbendo il risparmio: sanità, istruzione e previdenza saranno strumenti di riequilibrio e di stabilizzazione.

Soprattutto in vista di un ribilanciamento delle relazioni con gli Usa, che hanno un risvolto molto rilevante dal punto di vista commerciale, occorre un netto raffreddamento delle dinamiche produttive in atto per poterle orientare verso le nuove strategie di crescita.


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