Nord Stream 2: nuove sanzioni ma gli Stati Uniti non hanno capacità di fermare il progetto

22 Maggio 2021 15:24 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Nuove sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia. Questa volta a finire nel mirino sono 13 navi russe impegnate nella realizzazione del gasdotto Nord Stream 2. A renderlo noto è il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.

Le navi finite nella lista nera statunitense sono la Academic Chersky, la rtemis Offshore, la Bakhtemir, la Baltic Reseracher, la Finval, la Captain Beklemishev, la Murman, la Narval, la Sivuch, la Spasatel Karev, la Umka, la Vladislav Strizhov e la Yuri Topchev, come informa l’agenzia TASS.

Ma non finisce qui: gli Stati Uniti hanno sanzionato inoltre tre soggetti giuridici legati all'implementazione del progetto Nord Stream 2.

Le sanzioni riguardano Mortransservice, il Marine Rescue Service e il Samara Heat and Power Property Fund.

Un'altra società, Koksokhimtrans, che è già sulla lista nera degli Stati Uniti per la situazione in Ucraina, è stata aggiunta all'elenco delle sanzioni relative al Nord Stream 2.

Una mossa solo di facciata?

Con questa nuova mossa ostile alla Russia gli Stati Uniti mostrano solo la loro incapacità di fermare questo progetto che permetterà alla Russia di raddoppiare la quantità di gas trasportato in Europa. Secondo il quotidiano russo Komsolskaja Pravda è sostanzialmente inutile e arriva il giorno dopo aver riconosciuto di non poter ostacolare la costruzione del gasdotto, come riconosciuto in conferenza stampa dalla portavoce presidenziale statunitense Jen Psaki.

D’altronde sono gli stessi Stati Uniti a riconoscere che le nuove sanzioni non avranno un grave impatto sul completamento di un gasdotto giunto ormai quasi a compimento. Secondo le leggi statunitensi, l’inclusione nell’elenco delle sanzioni obbliga le società statunitensi a non collaborare con le persone e le società sanzionate, e tutti i beni sotto giurisdizione statunitense vengono sequestrati. Quindi è quasi ingenuo pensare che in una qualsiasi delle banche statunitensi ci siano conti aperti per Akademik Chersky o Rescuer Karev, evidenzia ancora il quotidiano russo.

Secondo il politologo Julio Rodriguez “le sanzioni formali sono diventate una risposta non agli oppositori esteri, ma interni contro Biden, insoddisfatti della sua politica in linea di principio, e non a Nord Stream 2”. L’esperto aggiunge poi che “la Casa Bianca ha semplicemente fatto buon viso a cattivo gioco: dicono, abbiamo resistito come meglio abbiamo potuto, ci opponiamo e resisteremo alla Russia”.

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