Tagesspiegel: le sanzioni anti-russe mettono in discussione il predominio del dollaro

12 Aprile 2022 17:56 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Le sanzioni occidentali contro la Russia hanno l’obiettivo di piegare l’economia di Mosca ma potrebbero avere un effetto collaterale non previsto per i paesi che le hanno imposte, Stati Uniti in primis.

Il predominio del dollaro nel mondo potrebbe essere scosso e messo in discussione dalle sanzioni anti-russe introdotte da Stati Uniti e paesi vassalli di Washington. A scriverlo è il quotidiano tedesco Der Tagesspiegel.

Il quotidiano berlinese evidenzia che molti paesi sono allarmati dal fatto che l'Occidente stia usando il dollaro come arma. Tra questi paesi ci sono India, Cina, Brasile e Sud Africa.

"Ora anche altri paesi temono che se le regole sono state modificate in relazione alla Russia, possano essere modificate in relazione al mondo intero”, si legge in un articolo dove la pubblicazione tedesca spiega che il biglietto verde statunitense potrebbe perdere il suo ruolo dominante sulla scena mondiale.

Tagesspiegel mette in evidenza inoltre i tentativi di Pechino di ridurre il ruolo del dollaro nell'economia internazionale, in particolare con la creazione da parte della Cina del proprio analogo del sistema di messaggistica finanziaria globale SWIFT.

Questo sistema si chiama CIPS ed è ovviamente dominato dallo yuan. Allo stesso tempo, l'India ha rilanciato uno speciale sistema di accordi tra paesi, che può consentire di concludere accordi commerciali aggirando le sanzioni anti-russe. Come ad esempio lo schema per l’acquisto di petrolio dalla Russia in Rupie e Rubli.

Allo stesso tempo, il quotidiano tedesco crede che una seria alternativa al dollaro non emergerà nel mondo nel prossimo futuro.

Diversi analisti affermano che comunque il mondo è entrato in una fase che sarà segnata dalla de-dollarizzazione, nonostante gli sforzi di Washington affinché ciò non accada.

L’economista russa Olga Voronkova osserva che il rifiuto del dollaro nel commercio mondiale è una realtà oggettiva a causa dello sviluppo di nuovi legami tra le regioni e dell'emergere di attori economici globali come la Cina.

L’economista sostiene inoltre che “c’è una chiara tendenza verso la multipolarità valutaria nell'economia globale”.

“Non solo la Banca di Russia, ma anche le banche centrali di altri paesi stanno aumentando gli investimenti in altre valute, i prestiti del governo sovrano si stanno spostando sempre più verso valute nazionali e sempre più spesso i regolamenti internazionali reciproci vengono effettuati nelle valute nazionali della controparte”, questo avviene perché centri e le istituzioni finanziarie internazionali riconoscono i rischi associati all'ancoraggio del sistema monetario mondiale al dollaro.

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