"GM riacquisterà 6,8 miliardi di dollari questa settimana, con il saldo entro la fine del prossimo anno"
Wall Street Journal
C'è poco da esultare per l'accordo dei meccanici Usa con le principali case automobilistiche dopo settimane di scioperi e di mobilitazioni, i risultati ottenuti al cospetto delle vertenze europee sono sicuramente positive ma nel contesto statunitense e alla luce della condizioni operaia forse il giudizio è assai meno lusinghiero se pensiamo al 40% di perdita del potere di acquisto negli ultimi lustri e a condizioni lavorative e di vita decisamente deteriorate, alle future pensioni operaie minacciate dalla perdita progressiva del potere di acquisto, al sistema sanitario ostaggio dei privati e delle assicurazioni che pesano non poco sulle esigue buste paga.
Non siamo tra quanti davanti ad un accordo assumono subito una posizione favorevole e/o contraria, siamo abituati a riflettere e a dubitare anche della bontà del nostro operato.
L'entusiasmo della opinione pubblica di sinistra europea è forse dettato da anni di insuccessi e dal ritorno del protagonismo operaio con ragioni sentimentali a prevalere sull'analisi oggettiva dei risultati ottenuti e alla luce del 47% dei voti contrari all'accordo. E l’approccio occidentale alla working class non è internità alla classe ma frutto di una visione romantica avulsa dalla contraddizione tra capitale e lavoro, le classiche infatuazioni di quanti in fabbrica non ci hanno mai messo piede ma pensano di potersi esprimere sulla condizione operaia.
Intanto i dirigenti della General Motors, dopo la firma dell'accordo, annunciano miliardi di dividendi per i loro ricchi azionisti, parliamo infatti non si briciole ma di 10 miliardi di dollari di capitale con aumento dei dividendi azionari del 33%. Settori sindacali su posizioni radicali hanno da subito condannato le ingerenze di Biden e del Partito democratico per la conclusione degli scioperi e un accordo che permettesse alle aziende di riprendere la produzione senza fornire garanzie su mantenimento dei posti di lavoro con la svolta green e l'avvento dell'elettrico.
Attenzione meriterebbero le sovvenzioni degli stati accordati alle aziende meccaniche, ad esempio i 330 milioni di dollari in sovvenzioni dirette dallo stato del Michigan per costruire l'impianto la cui apertura è prevista tra 3 anni . Poi ci sono gli sgravi fiscali (meno tasse in cambio di occupazione) per un valore di circa 775 milioni di dollari in quindici anni
I costi dello sciopero negli Stati Uniti sono stati di circa 1,1 miliardi di dollari, ha detto il CFO Paul Jacobson. "Il costo del bonus di ratifica e di altri elementi del nuovo contratto sono in gran parte compensati nel quarto trimestre", ha detto, riferendosi ai profitti del quarto trimestre. Di conseguenza, GM ha rivisto le previsioni sugli utili di quest'anno da $ 12-$ 14 miliardi a $ 11,7-$ 12,7 miliardi.
Vediamo allora le criticità di questo accordo attraverso alcuni punti sintetici
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