La Turchia riammodernerà la sua flotta militare con l’acquisto di 100 jet F-35

Circa 50 miliardi di dollari in spese militari entro il 2023, data del centenario della Repubblica turca: è quanto sborserà il governo Erdoğan per l’acquisto di 100 velivoli F-35 Joint Strike Fighter – i famigerati jet che dividono l’opinione pubblica italiana – e 200 aerei da combattimento made in Turkey. La Turchia vuole dunque investire nel comparto militare, al pari delle maggiori potenze mondiali.
Il quotidiano turco in lingua inglese Hürriyet Daily News ha dato un’occhiata alla salatissima parcella: il progetto del primo ministro Erdoğan – che vuole sviluppare a breve i velivoli-prototipi TF-X – è quello d’investire nel know how nazionale, in modo particolare nel settore dell’ingegneria. A questo proposito sono stati avviati colloqui con l’azienda svedese Saab, leader nel settore. Secondo un esperto, il costo della commessa si aggirerebbe intorno ai 33 miliardi di dollari, ma la cifra “è troppo ottimistica”. Mentre alcuni analisti del settore Difesa hanno stimato il totale della spesa per i 100 F-35 in 16 miliardi di dollari, anche in questo caso si parla di calcoli in difetto.

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