ISRAELE COLPISCE ANCORA : UCCISO OMAR NAYEF NELL'AMBASCIATA PALESTINESE DI BULGARIA



di Paola di Lullo
È stato ucciso questa mattina Omar Nayef, 52 anni, ex-prigioniero palestinese, condannato all'ergastolo da una corte sionista dopo essere stato arrestato nel 1986, accusato dell'omicidio della studentessa yeshiva Eliyahu Amadi.

L'omicidio, all'interno dell'ambasciata Palestinese in Bulgaria.

Siti di informazione bulgari hanno riferito che alle 07:35 di stamane, i servizi di emergenza hanno ricevuto una chiamata dall'ambasciata per un uomo che necessitava cure mediche urgenti. Omar Zaid è stato dichiarato morto poco dopo.
Gli investigatori della polizia forense sono arrivati sulla scena, con il permesso dell'ambasciatore palestinese.

La famiglia ritiene responsabili dell'omicidio sia le autorità israeliane, i mandati ed esecutori, sia l'AP e l'ambasciata Palestinese in Bulgaria, rei di non averlo protetto.

Omar, dopo la condanna, aveva portato avanti uno sciopero della fame durato più di 40 giorni, a seguito del quale venne trasferito in un ospedale militare da dove riuscì a fuggire, nel 1990, per raggiungere la Bulgaria.

Il 15 dicembre del 2015, l'Ambasciata sionista a Sofia aveva fatto pervenire alle autorità bulgare una richiesta di estradizione per Omar, richiesta che era stata approvata. Il 17 gennaio, due giorni più tardi, le autorità bulgare avevano fatto irruzione a casa di Omar Nayef Zayed senza trovarlo. Omar si era immediatamente recato presso l'Ufficio della Rappresentanza Diplomatica Palestinese di Sofia, chiedendo asilo; si trovava chiuso all'interno dell'Ufficio, ricevendo pressioni sia da parte delle autorità bulgare che da quelle dell'Autorità Nazionale Palestinese affinché si consegnasse.

L'Ufficio di Rappresentanza Palestinese di Sofia aveva impedito ad un avvocato della Rete Samidoun e ad una delegazione popolare palestinese di fargli visita.
Dura la condanna del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina saluta il compagno martire Omar Nayef Zayed, ex prigioniero politico palestinese e combattente per la liberazione della Palestina, assassinato questa mattina presso l'ambasciata palestinese a Sofia, in Bulgaria.

Il compagno Omar Nayef Zayed si era rifugiato nell'ambasciata palestinese dopo essere stato ricercato per essere estradato dalle forze sioniste e bulgare, 25 anni dopo la sua fuga dalle carceri sioniste avvenuta nel 1990, dopo uno sciopero della fame durato 40 giorni. Era stato imprigionato per un'azione contro gli illegali coloni sionisti a Gerusalemme, insieme ai compagni combattenti tra cui suo fratello e Samer Mahroum, imprigionato ancora dalle forze sioniste recentemente.

Fuggito dalla reclusione sionista il compagno Nayef Zayed aveva viaggiato attraverso il mondo arabo fino all'arrivo in Bulgaria. La sua vita è stata un modello di costanza, di creatività, di resilienza e di resistenza. Era chiaro che fosse un bersaglio dei servizi di intelligence e di sicurezza dell'occupazione sionista, nel tentativo di sradicare questo modello di resilienza, l'esempio di una vita palestinese priva da prigioni sioniste.

Noi, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina riteniamo completamente responsabili di questo crimine scellerato lo Stato sionista e il Mossad israeliano, colpevoli dell'assassinio del compagno Omar Nayef Zayed, così come riteniamo responsabili l'Autorità palestinese e l'ambasciata palestinese in Bulgaria per non essere riusciti a garantirgli la dovuta protezione. Riteniamo responsabili inoltre le forze governative e di sicurezza bulgare che hanno perseguitato il compagno Nayef Zayed per oltre tre mesi, tentando di catturarlo.

Sottolineiamo la piena responsabilità dell'ANP fino ai massimi livelli, dal Presidente Mahmoud Abbas al Ministro degli Esteri Riyad al-Maliki e all'Ambasciatore Ahmad al-Madbouh. Questo crimine ha avuto luogo dopo che i più alti funzionari dell'Autorità palestinese si sono incontrati con i più alti funzionari dello Stato bulgaro a Ramallah, senza apparenti richieste fatte per Omar Nayef Zayed.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina giura di cercare in tutti i modi la verità sull'assassinio del martire e compagno Omar, di sostenere la sua famiglia e di chiedere conto ai responsabili del suo assassinio.
Come sempre ci impegniamo nel proseguire il suo cammino di incessante lotta per la liberazione della Palestina, della sua terra e della sua gente, uniti a tutti grandi martiri del nostro popolo le cui vite sono state prese, dentro e fuori la Palestina, dal progetto omicida e coloniale sionista.
Fonti : Ma'an
Wattan TV
Popular Front of the Liberation of Palestine

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