PICCOLE NOTE
«La logica stessa del terrorismo è tutta incentrata sulla reazione che un attacco terroristico, come quello di ieri a Westminster, può provocare, più che sul danno che inizialmente e direttamente deriva. L’esempio estremo, ovviamente, è l’attentato di Sarajevo del 1914.»
«L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie. Il danno iniziale, certo, è stato serio: ma le reazione è costata decine e decine di milioni di vite umane e ha segnato la fine di molti imperi
». Così James Fallows, scrittore e giornalista britannico, intervistato da Matteo Persivale per il Corriere della Sera del 23 marzo.
Lo scopo del terrorismo è diffondere paura e scatenare una reazione. Per questo, per contrastarlo, spiega l’intervistato, occorre che la reazione sia ragionata, lucida, altrimenti si cade nella trappola tesa dal Terrore, si agisce secondo i suoi condizionamenti.
A questo proposito Fallows cita l’11 settembre, l’attentato più devastante avvenuto nella storia recente. L’attacco all’America provocò danni enormi, in termini di vite umane e di costi per la nazione, «ma la reazione che ha provocato negli Stati Uniti, inclusa l’invasione dell’Afghanistan, ha portato danni di portata – e di durata – ancora più lunga
».
Fallows si limita a questo cenno, ma possiamo esplicitare i danni arrecati da quella reazione sproporzionata: la devastazione di diversi Paesi (Afghanistan, Iraq, Libia, Siria), che ha creato ondate di destabilizzazione in altri Paesi arabi (vedi Egitto, Nigeria, Camerun, repubblica Centrafricana etc.) e la crescita parossistica del Terrore globale, che ha creato non pochi problemi, per usare un eufemismo, anche all’Occidente (il rapporto causa-effetto tra guerra in Iraq e deflagrazione globale del terrorismo è stato appurato dalla Commissione Chilcot, una commissione d’inchiesta istituita dal Parlamento inglese).
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa