Nuova Delhi: vertice a tre Russia, Cina e India per la "sicurezza regionale"

Mentre l’attenzione internazionale è concentrata sul Medio oriente in fiamme, in Asia, a Nuova Delhi per l’esattezza, è avvenuto un incontro più che importante. Si è svolto infatti un trilaterale di Russia, Cina e India, rappresentati dai rispettivi ministri degli Esteri.

I tre hanno concordato linee comuni per «mantenere la sicurezza regionale e una architettura economica “aperta, inclusiva e basata sul multilateralismo, principi universalmente riconosciuti del diritto internazionale”», come recita il comunicato congiunto.


E insieme hanno affrontato «una vasta gamma di questioni globali e regionali di interesse comune», come sintetizza l’agenzia di stampa cinese Xinua l’11 dicembre.


Comunicato generico, ovviamente, come d’uso per tali vertici. Ma che fa intravedere come tali Paesi siano concordi nell’idea di risolvere attraverso le vie diplomatiche la crisi coreana e prevenire eventuali conflitti prossimi venturi in Asia.


Conservare la stabilità dell’area vuol dire anche circoscrivere la minaccia del Terrore che sta consolidandosi in Bangladesh, come si è visto dall’attentatocompiuto ieri a New York da un cittadino di tale Paese e dal pregresso attentato a Dacca, dove sono morti diversi italiani.


Ma soprattutto in Afghanistan, che del Terrore asiatico è primo motore immobile, conseguenza l’intervento americano contro i Talebani (da questo punto di vista, e da altri, del tutto controproducente).


Ma il fatto che i tre ministri degli Esteri abbiano approcciato anche problematiche globali indica che la prossimità dei tre Paesi non si limita all’ambito regionale, ma ha una proiezione geopolitica mondiale.


Tale assise è la quindicesima, il che vuol dire anche che il filo del dialogo sta producendo frutti duraturi.


A questo vertice era rappresentata metà della popolazione del nostro pianeta. Da qui anche la sua importanza. Il mondo sta cambiando e tale vertice ne è dimostrazione icastica.

Le più recenti da Piccole Note

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa