Strage Florida: il terrorista segnalato all’Fbi un mese fa



PICCOLE NOTE


Sulla strage scolastica avvenuta alcuni giorni fa nel liceo di Parkland, una delle più efferate registrate negli Stati Uniti, emergono altri dettagli inquietanti.


L’FBI ha ricevuto una segnalazione il mese scorso da qualcuno vicino a Nikolas Cruz, che aveva denunciato come l’autore dell’eccidio possedesse una pistola e gli avesse confidato di voler compiere una strage in una scuola. Il Bureau lo rivelato ieri, riconoscendo che la segnalazione non aveva avuto seguito.


L’informatore aveva telefonato all’hotline dell’FBI il 5 gennaio scorso, riferendo al Bureau che «Cruz voleva uccidere delle persone, aveva un comportamento imprevedibile e scriveva post inquietanti sui social media».


La denuncia avrebbe dovuto essere comunicata alla sede dell’Fbi di Miami, ma non è stato fatto. A riferire le ammissioni-omissioni dell’Fbi è il Washington Post di oggi.


E sono due: ieri abbiamo riferito che il Bureau aveva ricevuto una denuncia puntuale da parte di un cittadino americano già nel settembre scorso.


Ben Bennight aveva infatti segnalato all’Fbi un post su Youtube firmato Nicolas Cruz, nel quale il ragazzo diceva che «sarebbe diventato uno school shooting (così in inglese gli autori di stragi scolastiche) professionista».


I due agenti inviati a verificare la denuncia avevano detto a Bennight che avrebbero indagato, ma pare che non abbiano identificato l’autore del post. Ancora ignoti gli accertamenti effettuati, semmai sono stati fatti.


L’inchiesta condotta dai cronisti del Washington post ha evidenziato che sulle piattaforme Nexis erano registrati 22 account con quel nome, e che Cruz aveva tre account sui social, di cui due a suo nome: cruz_nikolas e nikolascruzmakarov.


Non è chiaro se qualcuno di quei 22 account sia stato oggetto di verifiche (Piccolenote).


Peraltro, avevamo notato che il secondo account riporta il nome di una famosa marca di pistole, la Makarov appunto, certo nota a chi lavora nel settore della sicurezza.



Altro particolare inquietante emerso nell’inchiesta del WP di ieri. I dirigenti della sua scuola, prima ancora di espellerlo per problemi disciplinari, avevano chiesto al personale scolastico di non far entrare Cruz con lo zaino: evidentemente temevano qualcosa.


Tanta, troppa negligenza. Se si pensa che gli attacchi nelle scuole sono ormai diventate fenomeno endemico negli Stati Uniti, tanta sufficienza degli apparati investigativi risulta alquanto inspiegabile.

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