Coronavirus, seppellito per sempre il There is no Altertative (TINA)


di Niccolo' Monti


Tutti i paesi occidentali che hanno applicato misure liberiste alle proprie economie dagli anni '80 ad oggi, con un particolare incremento delle stesse dal 2000 ad oggi, nell'emergenza coronavirus si ritrovano ad affrontare un collasso generale del sistema.

Il capitalismo ha raggiunto la sua massima espressione e realizzato il suo scopo e lo slogan "There is no Alternative" (TINA) per anni è sembrato vero e incontestabile agli occhi dell'opinione pubblica.

Seguendo l'ideologia malata di Von Hayek e dei Chicago Boys del "meno Stato più Mercato", Europa e Stati Uniti hanno annichilito lo stato sociale, degradando lo Stato a bancomat delle imprese e lasciando al libero mercato la gestione di ogni aspetto fondamentale della vita quotidiana, compresa la Sanità.

La pandemia di coronavirus ha smontato ogni convinzione, lasciando a nudo un sistema che per sua natura crea miseria, è inumano e predatorio, dove il profitto è l'unico valore che conta e la vita umana viene quantificata in dollari. Il panico generato dall'emergenza acceca il sistema, che ricorre alla logica dell'accumulo totale e della sopraffazione del più debole per poter sopravvivere. Una logica usata molte e molte volte ma che a lungo andare uccide chi la applica.

Non è un caso se le uniche misure che si stanno rivelando funzionali all'emergenza sono un diretto riferimento ad una politica economica e pubblica socialista. Dove la collettività è al primo posto e il diritto alla vita è il più importante. Cina e Cuba stanno fornendo prova di tutto questo, come nel passato l'URSS aveva fatto. La storia dell'uomo insegna che dopo grandi crisi spesso avvengono grandi cambiamenti, progressi che hanno regalato al mondo periodi diRinascimento (come dopo la peste nera del 1348).

Dovere nostro è cogliere l'occasione e dare vita anche noi ad un Rinascimento del XXI secolo. Possiamo e dobbiamo farlo.

#ilcapitalismoèilvirus #ilsocialismoèlacura

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