Rischi di guerra. Il Capo di Stato maggiore russo ha sottolineato la minaccia di conflitti militari                  



a cura di Enrico Vigna

In un simposio internazionale, dove erano presenti 150 addetti militari delle missioni diplomatiche di 70 paesi, tenutosi a Mosca in dicembre, Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa, nonché Primo Vice Ministro della Difesa e Generale dell’Esercito, ha parlato di una possibile preparazione della NATO per un conflitto militare. In particolare della possibilità di operazioni militari contro la Russia.


Durante il suo intervento, Gerasimov ha fatto notare, che ancora oggi nelle documentazioni di Bruxelles, la Russia viene definita un avversario.


Analizzando e osservando l’attuale e costante attività delle forze militari dell'Alleanza e lo svolgimento di certi tipi esercitazioni, si può ipotizzare che questo attivismo è fondato su strategie militari dei paesi della NATO verso la Russia. Il re-dispiegamento di truppe a est, violando gli accordi precedentemente stabiliti, nonché la promozione attiva della politica di "aggressione della Russia" possono indicare l’avvio un conflitto in preparazione.


Il generale ha osserva che tali azioni da parte della NATO non fanno che aumentare le tensioni generali e anche indebolire la sicurezza nelle aree di contatto tra alleanza e Russia. Anche lo spazio si è trasformato in un campo per operazioni militari, insieme a terra, mare, aria e cyberspazio. Secondo lo stato maggiore, ciò è stato fatto con l'obiettivo di garantire una posizione di dominio occidentale dello spazio.


La stessa richiesta di aumenti dei finanziamenti per l'industria della difesa dei paesi membri della NATO, indica la minaccia di conflitti militari. In meno di quattro anni, la spesa per la difesa dei paesi NATO è stata aumentata di 130 miliardi di dollari, quindi aumenterà esponenzialmente nei prossimi quattro anni di altri 400 miliardi di dollari.


Sulla base di queste considerazioni Gerasimov ha pubblicamente espresso l'opinione che sia in corso una preparazione finalizzata a un conflitto militare con la Russia.


Questi in sintesi i punti chiave del suo discorso, relativi a come la Russia è pronta alla sua difesa:

- "Dall'inizio di dicembre, i nostri sistemi laser Peresvet, sono stati in allerta nelle aree posizionali dei sistemi mobili missilistici intercontinentali con il compito di coprire le loro operazioni di manovra."


Laser Peresvet


- "La creazione del sistema missilistico Avangard con un missile balistico intercontinentale dotato di una testata nucleare con aliante ipersonico è terminata."


Missile nucleare ipersonico Avangard



- "Il primo reggimento missilistico armato del sistema di difesa collaudato nelle esercitazioni militari Tsentr-2019, con Cina e India, entrerà presto in servizio di combattimento."


- “Il sistema missilistico dell'aviazione Kinzhal con un missile ipersonico, è in servizio di combattimento sperimentale. Questi missili sono stati lanciati su campi di addestramento in varie condizioni climatiche, compreso nell'Artico. Allo stesso tempo, è in fase di sviluppo una rete di campi di aviazione che amplierà la geografia dell'applicazione di questo sistema."


Missile ipersonico Kinzhal

  • "Le nostre forze armate sono attualmente in grado di garantire pienamente la sicurezza della navigazione nelle acque della rotta del Mare del Nord , rendendo superflua la presenza di navi da guerra di altri paesi in questo corridoio marittimo. In futuro, abbiamo in programma di migliorare il sistema di difesa aerea nella zona artica, aumentando la capacità di controllare lo spazio aereo sull'intera rotta del Mare del Nord."


Nuove navi della Flotta artica

  • “Sono in corso test sugli aerei Su-57 di quinta generazione. Sono stati testati una seconda volta in Siria, dove hanno completato con successo tutti i compiti previsti. "


Sukhoi Su-57

  • "Il presidente russo Putin ha approvato l'attuale versione del documento approvato alla fine del 2014, relativo a una nuova Dottrina militare della Russia e delle sue nuove strategie. Questo in conseguenza dei nuovi eventi verificatisi nel mondo, che hanno portato all'emergere di nuovi pericoli e minacce militari".

Questi i punti salienti, estremamente indicativi del livello di tensioni globali e pericolosità della situazione, ma anche indicativi e chiari, netti, dell’approccio allo scenario di nuova guerra fredda, da parte della Russia. Una posizione tutt’altro che remissiva o intimorita, al contrario una posizione di riconquistata potenza militare sufficiente a non farsi sottomettere e a rendersi alleato di qualsiasi paese e popolo che non intende sottomettersi e difendere la propria indipendenza e sovranità nazionali. Dalla Siria all’Iran, dal Donbass alla Serbia, dal Venezuela a Cuba, dai paesi africani alla Libia, dal Libano allo Yemen e così via.

Affermazioni che hanno sorpreso gli esperti internazionali perché pronunciate da un uomo di poche parole che appare di rado in pubblico ed estremamente parco di dichiarazioni pubbliche. “Gerasimov un generale e un militare dalla radice dei capelli in giù”, così è stato descritto da S. Shoigu, ministro della Difesa russo.

Ad una domanda se i comandi militari russi vedono una potenziale minaccia di guerra a breve, Gerasimov, ha affermato che Mosca non vede "nessuna condizione preliminare per una guerra su vasta scala", ma, ha aggiunto: “…la pressione occidentale sulla Russia potrebbe innescare "situazioni di crisi" che potrebbero sfuggire al controllo, e provocare un conflitto militare disastroso”.


V. Gerasimov, nato nel 1955 da una famiglia operaia a Kazan, una città a circa 800 km a est di Mosca, dove ha studiato all’Alta Scuola militare per i mezzi corazzati. E’sposato e ha un figlio.


Dopo aver scalato i vertici militari tra le file delle divisioni corazzate dell'Armata Rossa in distacchi in tutta l'Unione Sovietica, prestò poi servizio, come comandante della 58a Armata nel Caucaso settentrionale, combattendo nella guerra in Cecenia. Dopo aver servito come capo delle forze armate nell'estremo oriente russo e nei distretti militari intorno a San Pietroburgo e Mosca, Gerasimov è entrato nello stato maggiore in qualità di vicecapo.


"Credo che tutte le attività di uno Stato Maggiore dovrebbero essere finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo principale: mantenere la capacità di combattimento delle forze armate", una sua famosa dichiarazione.

A cura di Enrico Vigna, gennaio 2020

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