La Corea del Nord si avvicina al conflitto

Continua l'avvicinamento della Corea del Nord al conflitto. Pyongyang ha spostato nella costa orientale due missili di gittata intermedia Musudan - il secondo venerdì come riporta l'agenzia di stampa Yonhap - caricati su veicoli con equipaggio di lancio, aumentando le tensioni di un'immediata escalation dello scontro.
Giovedì il ministro della Difesa sud coreano Kim Kwan-ji al Parlamento di Seul aveva annunciato come la Corea del Nord avesse iniziato a muovere il primo missile di "raggio considerevole” nella sua costa orientale. Secondo The Associated Press non in grado di colpire il territorio americano, ma secondo alcuni esperti la gittata sarebbe sufficiente per colpire Giappone e la base americana di Guam.
L'escalation delle tensioni della settimana – con Pyongyang che martedì aveva annunciato la riapertura del reattore nucleare di Yongbyon chiuso dal luglio del 2007 e mercoledì ordinato l'evacuazione dei lavoratori sudcoreani nell'impianto industriale congiunto di Kaesong – ha prodotto una dura risposta da parte degli Stati Uniti. Washington ha deciso l'invio di batterie di missili intercettori THAAD a sostegno dei due distruttori anti missilistici già dispiegati a protezione delle basi nel Pacifico, oltre ai B-52 con capacità nucleare e dei bombardieri B-2 stealth già presenti nella regione. Il Segretario della Difesa Chuck Hagel ha dichiarato mercoledì che le minacce sempre più bellicose di Pyongyang combinate con le sue reali capacità militari rappresentano “un pericolo reale e chiaro” per gli Stati Uniti ed i suoi alleati della Corea del Sud e del Giappone.
In una conferenza stampa ad Andorra di martedì, il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha ammonito la comunità internazionale sulla crisi nella penisola coreana, che “potrebbe azionare una spirale fuori controllo”.

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