La crisi ucraina spiegata facile (e con l'ausilio di un gioco da tavolo che conoscete tutti)

15 Febbraio 2022 14:00 Antonio Di Siena

Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico

Lasciamo perdere il gas e le altre materie prime. Mettiamo da parte complicate ricostruzioni e ardite congetture e facciamola semplice semplice, come un gioco da tavola. Per comprendere la crisi ucraina (quantomeno sommariamente) basta avere una basica conoscenza dei meccanismi di gioco del Risiko e delle tattiche più efficaci per raggiungere gli obiettivi e vincere la partita.
Ogni giocatore che non sia mediocre sa benissimo che per difendere durevolmente l’Europa (non necessariamente l’intero continente ma i suoi territori interni) bisogna tassativamente possedere: l’Islanda, almeno uno dei due territori in nord Africa, il Medioriente e, guarda caso, l’Ucraina. Occuparli, infatti, consente di mantenere l’Europa sguarnita e ammassare tutte le truppe disponibili sul confine, distribuendole su pochissimi territori (cinque al massimo). Una tattica che assolve alla duplice funzione di difesa quasi impenetrabile e di costante minaccia esterna verso Asia e Africa. E che aumenta esponenzialmente la sua efficacia se contemporaneamente si controlla anche il Nord America…
Ora, tralasciando la non perfetta coincidenza fra territori del Risiko e le nazioni coinvolte nella realtà (nel gioco l’Ucraina ingloba repubbliche baltiche (!) un pezzo consistente della Russia europea e Ucraina vera e propria), si tenga presente una cosa importante. Nel gioco il possesso di Ucraina e Medioriente assieme consente di erigere un muro invalicabile a Oriente, a protezione del cuore dell’Europa dall’ipotetica espansione di chi proviene dal sud est asiatico e se ne sta arroccato in Cina. Mettendo il giocatore che sta in Europa nelle migliori condizioni possibili per invadere l’Asia e non il contrario. Una funzione che sarebbe perfettamente assolta anche se i due territori fossero più piccoli (privi rispettivamente della parte russa e della penisola araba), limitandosi cioè alle sole Ucraina, Turchia e paesi baltici. Tutto chiaro?
Adesso ripercorriamo gli eventi (reali) che hanno interessato gli Stati ricadenti in questi territori “cuscinetto” negli ultimi anni:
2010 primavere arabe, rivolta in Tunisia;
2011 guerre in Libia e Siria;
2013 colpo di stato in Egitto;
2014 colpo di stato in Ucraina;
2016 tentato golpe in Turchia;
2019 attacco alla lira turca e destabilizzazione pianificata dell’economia di Ankara. A cui andrebbe aggiunto il disordinato ma sensatissimo ritiro dall’Afghanistan con conseguente ripiegamento verso ovest nel 2021.
Una tattica cristallina che, se fossimo a un tavolo di Risiko, avrebbe senso soltanto in due casi. Un giocatore che controlla l’Europa oppure Nord America ed Europa insieme. Calcolando che la prima possibilità è insussistente (l’Ue non ha né interesse “nazionale” autonomo né politica estera) resta solo la seconda. Adesso riportiamo tutto su un piano di realtà e ditemi, chi sta minacciando chi? E con quale obiettivo?

Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico

Le più recenti da Il DiSsenziente

On Fire

"Bersagli legittimi". La Russia passa ufficialmente ad una nuova fase del conflitto

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Pepe Escobar - Il Collegamento Nuland - Budanov - Crocus

  di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe]   Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa