Brexit, con la Scozia gli europoidi giocano con il fuoco

03 Gennaio 2021 20:00 Giuseppe Masala

Sto notando che i filoeuropei ora vaticinano una prossima uscita della Scozia e dell'Irlanda del Nord dal Regno Unito per ricongiungersi con la Eu. Dopo anni in cui ci hanno spiegato o che la Brexit sarebbe stata impossibile o che in caso di uscita in Gran Bretagna sarebbero mancati anche i beni di prima necessità quali il cibo e i medicinali. In assenza di tutto questo ora si concentrano su una eventuale rottura del Regno Unito. Aspetta e spera dico io.

Innanzitutto il referendum per l'indipendenza della Scozia risale solo a pochi anni fa, e ammesso e non concesso che gli scozzesi siano ora per l'indipendenza Londra non è mica obbligata a concedere un nuovo referendum. Ci sarebbe poi il fatto che è tutto da verificare che in concreto gli scozzesi ottengano dalla UE tutti i benefici economici che ricevono ora da Londra. E infine, in caso di indipendenza è tutto da vedere che la Ue possa riaccogliere la Scozia, si creerebbe un precedente pericoloso per molti paesi della UE afflitti da movimenti indipendentisti molto forti. Penso per esempio alla Spagna che se desse luce verde potrebbe rivedersi un giorno una Catalogna indipendente e membro della stessa UE.

Discorso un pochino diverso per l'Irlanda del Nord, è vero che in questa regione i regolamenti Ue rimangono in vigore e ciò avvicina ad una riunificazione. Bisogna però vedere se questa ipotetica riunificazione avverebbe dentro la UE o fuori. Insomma è da vedere se sarà la Repubblica d'Irlanda ad uscire dalla UE e a ricongiungersi in qualche modo con l'Irlanda del Nord oppure se sarà l'Irlanda del Nord ad uscire dal Regno Unito e a ricongiungersi con la Repubblica d'Irlanda. E si, perchè bisogna considerare che l'Irlanda vive di commerci con la Gran Bretagna e una riunificazione contro Londra genererebbe uno scontro anche commerciale con l'Irlanda che precipita in una grave crisi economica. E si sa, Bruxelles ha il braccino corto...

Insomma, tutto questo can can dei filo europei a me pare un castello di sabbia per consolarsi della botta che hanno preso. Stando ai fatti qui rimaniamo: uscire dalla UE si può e Londra lo ha dimostrato. La UE perde la prima diplomazia, il primo esercito, la seconda economia, il primo mercato finanziario e il secondo finanziatore del bilancio europeo. A proposito di bilancio europeo, gli europoidi piuttosto spieghino chi aprirà il portafoglio per sostituire i soldi di Londra. Di tutto si discetta, ma su questo punto, chissà perchè, tutti zitti.

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