Il Regno Unito è la più grande minaccia alla sicurezza della Russia in Europa

19 Marzo 2021 00:34 Andrew Korybko

Gli inglesi sono magistrali gestori della percezione e hanno una storia secolare di ribaltamento della verità. Questa caratteristica strategica è stata pienamente dimostrata all'inizio di questa settimana con la sua revisione integrata di sicurezza, difesa, sviluppo e politica estera recentemente completata che afferma che "la Russia rimane la minaccia più acuta alla nostra sicurezza". Come ci si può aspettare, la realtà è in verità l'opposto: il Regno Unito rimane la minaccia più acuta per la sicurezza della Russia in Europa, anche se ovviamente dietro agli Stati Uniti. Ho spiegato la scorsa estate come "l'MI6 potrebbe diventare il procuratore della CIA per impedire all'Europa di spostarsi verso la Russia" dopo la follia londinese di attacchi a base di fake news contro Mosca che abbracciano di tutto, dalla saga del false flag Skripal alle accuse di una base di spionaggio russa segreta nelle Alpi francesi.

Da queste rivelazioni, si può concludere che il Regno Unito si considera in una “spy war” con la Russia, che sta conducendo sia per perseguire i propri interessi tradizionali del divide et impera in Europa, sia per conto dei suoi alleati statunitensi che condividono lo stesso obiettivo. Presentare in maniera manipolatoria la Russia come la più grande minaccia del Regno Unito non è altro che un mezzo per giustificare un'ulteriore aggressione contro di essa con il pretesto della cosiddetta "autodifesa". È degno di nota sottolineare che la stessa Revisione Integrata ha anche rivelato i piani di Londra per aumentare il suo arsenale di testate nucleari di un sorprendente 40% in una mossa che Mosca ha denunciato come "una decisione che danneggia la stabilità internazionale e la sicurezza strategica" dove "una minaccia effimera dalla Russia è stata espressa come giustificazione". La Grande Potenza eurasiatica potrebbe quindi non avere altra scelta che difendere i propri interessi in linea con il diritto internazionale adottando tutte le contromisure che ritiene appropriate di fronte a questa minaccia.

L'attuale dinamica della rivalità britannico-russa è un remix moderno della loro tradizionale contrapposizione andata avanti per tutto il 19° secolo. A quel tempo, il cosiddetto "Grande Gioco" si svolgeva principalmente in Asia centrale e in parti dell'Asia occidentale e meridionale, l'ultima delle quali riguardava rispettivamente l'allora Persia e l'Afghanistan. L'impero britannico stava attivamente cercando di contenere la grande potenza eurasiatica come continuazione della tendenza storica in base alla quale gli Stati marittimi (talassocratici) cercano di contenere quelli terrestri (tellurocratici). Questa teoria delle relazioni internazionali viene sempre più confermata come praticamente simile a una legge a questo punto, come evidenziato da questo esempio e da altri correlati come gli sforzi complementari degli Stati Uniti contro altri Stati di civilizzazione tellurocratica multipolare come Cina e Iran. È quindi comprensibile il motivo per cui il Regno Unito a questo scopo in Europa diventa il partner minore "Lead From Behind" degli Stati Uniti, sebbene per lo più nel senso della guerra ibrida.

Con questo in mente, i contorni della Nuova Guerra Fredda stanno diventando sempre più evidenti e potrebbero rimanere duraturi. La tendenza storica delle talassocrazie contro le tellurocrazie continua nella misura in cui gli Stati Uniti e il loro partner minore britannico stanno attivamente cercando di contenere Russia, Cina e Iran. Il fronte eurasiatico occidentale di questa competizione strategica globale rimane complesso considerando il fatto che la Germania è dominata da influenze talassocratiche nonostante sia uno Stato tellurocratico. Questo spiega la sua posizione schizofrenica di condurre simultaneamente la propria guerra ibrida contro la Russia in parallelo con il tentativo di stabilizzare le relazioni con Mosca attraverso il Nord Stream II, che è fermamente contrastato dal suo padrino statunitense. Si può quindi prevedere che l'esito della Nuova Guerra Fredda in Europa sarà fortemente determinato dalla capacità della Germania di promuovere i propri interessi sovrani nei confronti della Russia, nonostante le forti pressioni degli Stati Uniti e del Regno Unito per tenere i due separati.

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