Dott. Loris De Simone: "Vaccinare gli under 40 è il più grande errore che si possa fare"

di Peppe Caridi - Meteoweb.org
Loris De Simone è un medico chirurgo di Pistoia specializzato in endocrinologia: sta curando i suoi pazienti positivi al Covid-19, da mesi, con le corrette terapie domiciliari ed è stato in prima linea tra i medici contrari al protocollo ministeriale di “tachipirina e vigile attesa” che, a suo avviso, “ha provocato molte migliaia di morti in più rispetto a quelli che la pandemia avrebbe fatto se gestita bene“.

Non è un no-vax, De Simone. Considera importante la vaccinazione di tutti i soggetti anziani, “direi over 60 o over 65, comunque da stabilire caso per caso in base alle condizioni di salute con il medico di base“, e di tutti i malati cronici di ogni età, “perchè sono i fragili che vengono colpiti da questo virus con conseguenze serie“. Non sottovaluta, quindi, i rischi della pandemia. Ma al tempo stesso, ha spiegato in un video molto approfondito perchè è contrario alla vaccinazione di massa, e in modo particolare ai vaccini agli under 40, “innanzitutto perchè sono completamente inutili in quanto gli under 40 di Covid non muoiono e molto raramente si ammalano, sono portatori sani, asintomatici, e non hanno complicazioni, se sono sani e in buona salute“. De Simone, quindi, smonta gli allarmismi che hanno scatenato psicosi di massa e corsa ai vaccini anche tra i giovani, e parte dal presupposto che non bisogna vaccinare i giovani “perchè non c’è motivo, per loro, di avere paura di questo virus. Chi si vaccina lo fa perchè ha paura del virus. Se è anziano o malato, fa bene ad avere paura e vaccinarsi, ma se è giovane non deve avere paura. Li hanno ingannati convincendoli che devono vaccinarsi per senso civico, sfruttando la loro generosità, la generosità delle nuove generazioni che noi abbiamo perso da tempo, ma così facendo non aiutano gli anziani come pensano, ma paradossalmente favoriscono la pandemia“.

De Simone ha spiegato che la mortalità da Covid-19 negli under 40 è persino inferiore a quella provocata dagli effetti collaterali dei vaccini, che con trombosi, infarti e altri problemi, hanno già provocato molte vittime tra i vaccinati. Per quanto siano eventi rari (meno di 10 ogni milione), sono comunque più frequenti rispetto ai morti di Covid-19 di questa fascia d’età. “Il rapporto rischi-benefici, quindi, è enormemente sbilanciato a favore dei rischi del vaccino, rispetto ai benefici che non ci sono perchè il vaccino ti protegge da qualcosa di cui già sei protetto dal tuo fisico se sei giovane e sano“, spiega il dott. De Simone.

Ma secondo il medico pistoiese, la vaccinazione di massa è ancora più grave e pericolosa. “Vaccinando tutti in modo così veloce e massivo, stiamo selezionando le varianti resistenti ai vaccini. E’ quanto di più sbagliato si possa fare“. Facendo l’esempio del diserbante su un prato (vedi video in coda all’articolo), De Simone spiega che il modo corretto per utilizzare i vaccini sarebbe quello di proteggere i soggetti fragili (anziani e malati) lasciando quindi circolare quel virus nella popolazione giovane e sana, in quanto la circolazione non sarebbe più un problema se chi rischia di morire o di finire in ospedale è protetto dal vaccino. Al contrario, immunizzando al virus anche i soggetti giovani e sani, “stiamo estirpando tutte le varianti del virus su cui il vaccino funziona, e lasciamo che prendano il sopravvento le varianti resistenti ai vaccini. E’ quello che sta succedendo in Cile e nel Regno Unito, dove è stata vaccinata gran parte della popolazione e ha preso il sopravvento una nuova variante resistente ai vaccini. E più vacciniamo, più circoleranno le varianti resistenti ai vaccini e quindi dovremo ricominciare a vaccinare con una terza dose, e poi una quarta, e poi una quinta… Se vacciniamo anche i giovani, e quindi impediamo la circolazione del virus su cui gli anziani sono già protetti dal vaccino, la pandemia continuerà con la circolazione di nuove varianti resistenti al vaccino che vanificheranno anche le vaccinazioni degli anziani. E quindi avremo nuove ondate di ricoveri e purtroppo anche di morti. Nel Regno Unito circa la metà dei morti delle ultime settimane era vaccinata. Perchè la variante che ha preso il sopravvento è resistente ai vaccini, quindi quelle persone che si sono vaccinate sei mesi fa, è come se non fossero più vaccinate, perchè si è vaccinato troppo e circola quindi la mutazione patogena che resiste ai vaccini. E’ una logica che paradossalmente favorisce la pandemia, io non riesco a pensare perchè i politici che ci governano stiano agendo in questo modo, ma è un comportamento assolutamente anti scientifico che rasenta il criminale“.

In conclusione, il dott. De Simone afferma che “dalla pandemia ne usciremo non certo con i vaccini, ma con le terapie domiciliari precoci. Come stiamo già facendo da molto tempo con un gruppo di medici sempre più folto, azzerando la mortalità e intervenendo ai primi sintomi, a casa, con i giusti farmaci da banco“. Una terapia che ha già superato numerosi step di approvazione scientifica, e che funziona davvero.

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