Andrea Zhok - Il manuale del piccolo liberista e la realtà italiana

02 Marzo 2021 11:00 Andrea Zhok

In Italia quando si affronta il tema dei "gap di produttività" con i paesi più avanzati scatta subito la reazione a molla di qualche economista cui non par vero di poter estrarre le proprie ricette graficomunite dal manuale del piccolo liberista, e applicarle gloriosamente alla realtà.
Perciò ogni volta che si chiede uno scatto di reni al paese per riconquistare "margini di efficienza e produttività" ci si concentra sulle solite medicine: Come licenziare più facilmente (i.e., flessibilità del mondo del lavoro), come frustare meglio i sottoposti (i.e., politica incentivale), come incoraggiare lo spirito imprenditoriale in quei neghittosi degli italici (su startappami come sai fare tu), ecc.
Ora, diciamolo una buona volta.
Questo paese ha un problema.
Uno solo.
Pubblico e privato.
Nella nostra ridente landa è del tutto assente l'idea che il percorso più rapido tra due punti sia una linea retta.
Per noi il percorso più rapido tra due punti passa per una geodetica pentadimensionale tra universi paralleli.
L'Italia è quel paese dove ogni cittadino capace di tenere in mano una penna potrebbe lasciare nella polvere Kafka, limitandosi a riportare esperienze di vita vissuta.
Qualunque cosa tu voglia fare, dal partecipare a un concorso al pagare le tasse, dal conoscere il tuo stato pensionistico, ad aver assegnato un medico di famiglia, dall'ottenere giustizia in una causa civile al sapere se hai diritto ad un'esenzione, ecc. ecc. la tua condizione obbligata è caratterizzata da due qualità: rassegnazione e scaramanzia.
Questa situazione strutturale porta con sé alcune implicazioni massive.
La prima è che la strategia migliore per sopravvivere in questo sistema è la stessa che si adotta nelle sabbie mobili: Muoviti il meno possibile.
Infatti ogni movimento produrrà caos imprevedibile, attriti e logoramenti, disfunzioni, costi imponderabili, perdite di tempo incalcolabili, e in ultima istanza, soprattutto se sei uno che vuole stare alle regole, ti farà fatalmente affondare un po' di più nella mota.
La seconda è che questo sistema è altamente premiale per chi si specializza nella risoluzione dei problemi intermedi. E' perciò che i nostri concorsi producono specialisti nel preparare i concorsi, i nostri esami specialisti nella preparazione degli esami, ecc. E' perciò che fioriscono, nella legalità e più spesso nell'illegalità i Mr. Wolf all'italiana, la cui funzione non è di saper fare qualcosa ma di risolvere (legalmente o illegalmente) gli inghippi in cui si trova chi prova a fare qualcosa.
In terzo luogo, questo sistema finisce per promuovere un tipo antropologico specifico: lo smanettone che dedica tutte la proprie energie mentali nel salto ad ostacoli normativo, nello slalom burocratico, nel sollevamento pesi di faldoni, nella marcialonga degli spostamenti fuori sede, nell'Orienteering a cronometro nella foresta di decreti e regolamenti, nelle tecniche di sopravvivenza tra trabocchetti, siti malfunzionanti, informazioni da ricavare pagando il pizzo, ecc. ecc.
E alla fine, che uno sappia un mestiere, che ci tenga a lavorare bene, che abbia qualche reale capacità, boh, questo non interessa a nessuno, nessuno lo sa, né mai saprà, è e rimane fuori dai radar, un accessorio irrilevante.
Il sistema misura e premia la tua resistenza agli ostacoli posti dal sistema.
Fine della storia.

Le più recenti da OP-ED

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa