Il 1958 francese, Draghi e la sinistra parlamentare italiana

21 Gennaio 2022 18:00 Gianpasquale Santomassimo

Nel 1958 il Parlamento francese si consegnò al generale De Gaulle. Ma c'era la rivolta dei militari in Algeria e i paracadutisti minacciavano di calarsi sul parlamento. E De Gaulle era stato l'iniziatore della Resistenza europea, eroe nazionale da tempo nella "riserva della Repubblica". La sua personalità garantiva in ogni caso il perseguimento dell'interesse nazionale, al di là dei sogni di rinnovata "grandeur".


Oggi in Italia la sinistra parlamentare si consegna a un tecnocrate sopravvalutato, che non ha dato particolare prova di capacità di governo in un anno di gestione dai risultati francamente deludenti. E che esalta nella sua figura l'assolutizzazione del "vincolo esterno" a cui si è ridotta la sostanza politica di quella che un tempo fu la più grande sinistra dell'Occidente. E che combattendo a parole un "sovranismo" inesistente esalta in realtà il "sudditismo" atavico delle classi dirigenti.

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