Crisi Bielorussia-Polonia: I deliri di Molinari e i doppi standard dell'UE

16 Novembre 2021 12:02 Marinella Mondaini

E’ di ieri la notizia che è avvenuta la telefonata fra la Merkel e Lukhascenko, hanno parlato per 50 minuti e discusso della situazione dei migranti su tre frontiere: bielorusso-polacca - lituana - lettone. E' stato reso noto che i due leader hanno parlato degli aiuti umanitari e pare si siano messi d’accordo per trovare un compromesso sulla crisi e sui contatti futuri.

Quando la Merkel giorni fa telefonò a Putin, il presidente russo le disse che avrebbe dovuto discutere di questi problemi direttamente con la Bielorussia, la crisi migratoria la devono discutere i paesi della Ue con la Bielorussia.

Tuttavia Borrel ha fatto sapere che l’Unione Europea non farà entrare nessun migrante. Oggi la Ue ha addirittura inasprito le sanzioni contro la Bielorussia e i suoi rappresentanti.

Ieri Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, ha risposto in maniera esemplare alle pesanti accuse giunte dalla “perfida Albione”.

Il Ministro degli Esteri della Gran Bretagna Liz Truss ha dichiarato che la Russia ha provocato la crisi migratoria sulla frontiera tra Polonia e Bielorussia in un articolo sul giornale The Sunday Telegraph. “La Russia ha una precisa responsabilità e deve fare pressione su Lukhascenko perché cominci a dialogare e ponga fine a questa crisi. Le autorità bielorusse hanno dettagliatamente preparato questa crisi allo scopo di togliere l’attenzione dalla violazione dei diritti umani nel loro paese”. Il ministro britannico ha concluso promettendo sostegno ai propri alleati nella regione.

Maria Zakharova ha risposto sul suo canale Telegram: “Dettagliatamente preparata è stata l’invasione della Gran Bretagna in Iraq!. 45.000 soldati britannici hanno aiutato gli Stati Uniti a occupare questo paese, a uccidere i suoi cittadini e a derubare le ricchezze del suo sottosuolo. La Gran Bretagna ha una precisa responsabilità storica per tutto ciò che da quel momento succede in questa regione: la morte degli iracheni, la distruzione dello Stato dell’Iraq, i flussi interminabili dei profughi, la comparsa dell’Isis, le catastrofi umanitarie in questa parte del mondo. E finché Londra non risponderà per i suoi crimini, i rappresentanti ufficiali della Gran Bretagna non hanno alcun diritto di accusare nessuno di niente”.

La risposta di Maria Zakharova la dovrebbe leggere anche il sign. Molinari su La Repubblica: “la morsa di Putin sull’Unione Europea. L’intento del Cremlino sembra essere quello di generare crisi parallele: da una parte il rischio di invasione militare ammassando contingenti militari in Ucraina, contro un governo che vuole rapporti più stretti con Bruxelles, dall’altra quello di una invasione di profughi in Polonia per far esplodere le tensioni interne all’Ue. Putin consente a migliaia di migranti di premere sui confini bielorussi della Polonia. Vladimir Putin si è ritagliato nell'arco di poche settimane il ruolo di regista di una doppia crisi in Europa dell'Est, che ha per evidente obiettivo generare instabilità nell'Unione europea e mettere sotto pressione la Nato”.

Definire menzogne tutte queste frasi è poco, l’alterazione psicologica è tale che bisognerebbe ricorrere al vocabolario medico di psichiatria.

Putin ha dichiarato che Mosca con questa crisi migratoria non c’entra nulla: “le compagnie aeree russe non hanno trasportato le persone che adesso si trovano sulla frontiera bielorusso-polacca, voglio che tutti sappiano che noi qui non c’entriamo niente, tutti cercano su qualsiasi questione e senza alcun motivo di scaricare la responsabilità su di noi”. Il presidente russo ha poi aggiunto che “i gruppi che trasportano i migranti agiscono da molto tempo e il punto cardine dell’organizzazione si trova proprio nei paesi dell’Unione Europea”.

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