QR code e Russia: Putin non vuole "decisioni avventate"

14 Dicembre 2021 12:00 Marinella Mondaini

Putin non desidera “decisioni avventate” come quella del QR code per il Coronavirus.

Ieri il Consiglio della Duma di Stato doveva prendere in esame il disegno di Legge sull’introduzione del QR code (codice che attesta l’immunizzazione o un test negativo nelle precedenti 72 ore) per l’utilizzo dei mezzi di trasporto da parte della popolazione, ma invece lo ha tolto dall’agenda.

Vjaceslav Volodin, lo speaker della Camera bassa del Parlamento, ha ricordato le parole di Putin: “le decisioni avventate che limitano i diritti dei cittadini e creano loro altri problemi, non sono accettabili!” Il presidente russo aveva detto l’altro ieri: “bisogna agire con molta prudenza e accuratezza prima di introdurre limitazioni all’uso dei mezzi di trasporto, bisogna saper prevedere con la massima attenzione ciò che questa misura potrà comportare, vedere anche se il sistema dei trasporti è pronto per fare in modo di non limitare i diritti delle persone da una parte, e dall’altra garantire la sicurezza e la salute di quei cittadini dei quali abbiamo così cura”. Secondo Putin insomma prima di introdurre il sistema del QR code è indispensabile soppesare i pro e i contro, studiare l’idea con le regioni e soprattutto non infrangere i diritti della popolazione. “Questa misura ha un carattere prettamente limitato e in questo senso deve essere rielaborata nei posti, nelle regioni. Alle regioni noi abbiamo dato un significativo potere nel prendere la decisione finale, spero che continueremo così e senza decisioni avventate”.

Ricordo che a metà novembre il governo russo aveva deciso di portare in discussione alla Duma due progetti di Legge, uno sull’obbligo del QR code per l’uso dei trasporti pubblici, aerei e treni e l’altro per i luoghi pubblici, le manifestazioni e iniziative di massa, ristorazione e commercio.

Il 16 dicembre quindi la Duma prenderà in esame solo il progetto legge del QR code solo per i luoghi pubblici.

Il numero dei contagi in Russia si è stabilizzato e gradatamente va diminuendo, lo ha dichiarato oggi il ministro della Sanità russo Mikhail Murashko. Le persone infettatesi con la variante Omicron non rischiano la morte – ha aggiunto il ministro, non hanno sintomi. Per valutare l’efficacia dei vaccini russi contro la variante Omicron ci potranno volere anche 3 settimane. In Russia sono stati rilevati 16 casi di Omicron. Il virus - ha aggiunto il ministro russo, quanto più si diffonde di persona in persona tanto più muta, per cui è estremamente importante vaccinarsi in modo che le persone siano immunizzate per poter contrastare il virus. In totale, i vaccinati col primo componente sono già oltre 75 milioni. Una cifra non male”.

Sempre ieri il vicepremier Tatjana Golikova ha dichiarato che i cittadini russi che si sono già ammalati di Covid e che non si sono rivolti al medico, possono fare il test del livello di anticorpi Covid 19 e ricevere così il Certificato, oltretutto indipendentemente dal livello degli anticorpi che uno possiede. Inoltre, grande decisione democratica annunciata sempre oggi, è che la Russia riconosce i vaccini stranieri, cioè i cittadini che si sono vaccinati con vaccini stranieri oppure con lo Sputnik V all’estero, riceveranno il Certificato.

Mentre l’Ue non riconosce lo Sputnik e non concede il Certificato verde a chi si è vaccinato con il vaccino russo. Sarà l’effetto della “democrazia e dei valori occidentali” …

Le più recenti da Dalla Russia

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa