La discriminazione razziale su mandato Nato non indigna nemmeno più

19 Maggio 2022 19:27 Marinella Mondaini

In Italia, con stolido zelo e ottusità si continua a perseguitare e discriminare gli artisti in base alla loro nazionalità russa. Ora è la volta del Premio internazionale Lipizer di Gorizia e meno male che è un Istituto "culturale"! Le motivazioni addotte a giustificazione di tale atto, mostrano chiaramente l'ipocrisia e la falsità di chi esegue servilmente le direttive di Ue-Stati Uniti-Nato. La violinista russa Lidia Kochariàn esclusa dal Premio Lipizer di Gorizia e insieme a lei altri artisti. Si legge sui media italiani: «Seguendo le disposizioni europee conseguenti alla guerra russo-ucraina, e seguendo l'esempio di altri concorsi Internazionali di varie discipline, siamo spiacenti di informarla della sua esclusione dalla 41esima edizione del Concorso Internazionale di Violino 2022. Vogliamo rassicurarla sul fatto che non vi sono discriminazioni contro la singola persona. Confidiamo che le controversie di guerra vengano risolte positivamente il prima possibile e la pace sia ristabilita. Quando succederà, saremo felici di averla nuovamente tra i concorrenti»

Oltre al cinismo di dichiarare che non si tratta di “discriminazione contro la singola persona”, non si possono non ravvedere altre menzogne, perché la guerra è proprio quella scatenata dai 3 soggetti contro la Russia usando il sangue degli ucraini.

Se volessero la pace davvero, come minimo i 3 soggetti non dovevano inviare le armi in Ucraina.

Sarebbe ora di finirla con questa narrazione ipocrita!

Si tratta invece di pura incitazione all’odio, contro non solo la Russia e il suo presidente, ma anche contro il popolo russo, se aggiungiamo anche la stampa mainstream, è puro incitamento all’odio sullo sfondo della violazione senza precedenti del Diritto Internazionale, quale rappresentano le sanzioni. Sanzioni che comprendono anche l’assurdo divieto agli aerei russi di volare nei cieli dell’Ue, così i cittadini russi o italiani, per esempio, sono costretti a fare scalo in altre città, ciò che comporta, oltre al disagio, un costo elevatissimo del viaggio. Tutto questo per cosa? Per ubbidire agli ordini di Washington! Le sanzioni non sono legali, poiché non sono state emanate dall’ONU, contravvengono a tutte le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

E cosa dire inoltre degli attacchi all'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder per i suoi “legami con la Russia”? La Commissione di bilancio del Bundestag, gli ha tolto l’uso dell’ufficio e, come ha scritto il giornale «Frankfurter Allgemeine Zeitung», l’Unione Cristiano-democratica di Germania ha proposto di togliergli anche la pensione per i suoi passati incarichi in Russia e ovviamente anche perché non ha criticato Putin, non ha usato il mantra dell’”invasione”, “aggredito e aggressore”. Così non si fa altro che legittimare la rinascita del nazismo che già galoppa per le vie europee.

C’è ancora qualcuno che sostenga che "libertà e democrazia" sono i "principi fondanti dell'Unione Europea"?

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