ITA E COVISIAN. A casa i dipendenti selezionati su Palermo dalle Agenzie per il lavoro

di Michele Merlo

Italia Trasporto Aereo S.p.A., operante come ITA Airways, è la nuova compagnia aerea di bandiera dell'Italia, che ha sostituito a partire dal 15 ottobre 2021 la vecchia compagnia Alitalia, della quale ha acquistato il marchio. È posseduta al 100% dal Ministero dell'economia e delle finanze .

A vincere la gara di appalto per la gestione del servizio di assistenza clienti Ita è stata la Covisian SpA..

Tale azienda in una prima fase si era mossa per individuare autonomamente le risorse professionali da assumere e questo aveva scatenato le preoccupazioni dei sindacati in relazione alle sorti dei dipendenti Almaviva, che gestiva il center di Alitalia.

Questo scrivevano i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl in una nota congiunta a metà settembre :"Siamo stati informati dalla Covisian, aggiudicataria della gara d'appalto per la gestione del servizio di assistenza clienti ITA - - dell'imminente avvio di aule di formazione interne al Sito di Palermo, con l'obiettivo di attivare il servizio Ita utilizzando da subito 60 delle proprie risorse, anche in somministrazione". "Risulta particolarmente allarmante - continuavano -nelle more dell'incontro ministeriale già programmato per giorno 17 p.v., la scelta di Covisian di procedere non tenendo in alcuna considerazione il percorso attivato né tanto meno rendendosi disponibile all'attivazione delle clausole sociali.

Il caso è divenuto oggetto di dibattito politico e sindacale ritagliandosi la centralità anche nel palcoscenico mediatico.

Alla fine l'accordo sindacale che salvaguarda i posti di lavoro per i dipendenti di Almaviva a Palermo e a Rende è però stato raggiunto.

"Dopo 10 incontri presso la sede del ministero del Lavoro, grazie alle battaglie messe in campo dalle lavoratrici e dai lavoratori, a sostegno della ferma e convinta rivendicazione sindacale per l'applicazione della clausola sociale - comunicavano i sindacati pochi giorni fa- si è raggiunta una intesa che garantisce continuità occupazionale ai 543 lavoratori (37 su Rende, 506 su Palermo) che hanno operato fino allo scorso 15 ottobre sui servizi di assistenza alla clientela di Alitalia".

In tutto questo a finire a casa sono stati i meno tutelati, ossia quella sessantina di profili già selezionati tramite le agenzia del lavoro su Palermo.

Selezioni avvenute in piena estate, molti di loro con un profilo richiesto di alto livello della lingua inglese, erano corsi a metà agosto negli uffici della Agenzie di Lavoro: selezionati da aziende del calibro di e Adecco, Manpower e Qanta-Palermo .

Superati gli step selettivi, tenuti in standby per mesi, rassicurati di volta in volta sulla firma di un contratto a termine subordinato a un periodo di prova, subito dopo un corso di preparazione.

Nel frattempo dopo tanti posticipi, notizie contrastanti che si succedono nei mesi seguenti, inizia la loro odissea personale: diversi di loro si trovano a dover rifiutare altre offerte di lavoro per far fronte all'impegno preso, altri a intraprendere spostamenti logistici per avvicinarsi alla sede di lavoro.

Alla fine giovedì 21 ottobre inizia il fatidico primo giorno di corso che avrebbe dovuto precedere l'inizio dell'attività lavorativa presso la Covision.

Terminato il terzo giorno di corso, ossia il 25 ottobre alcuni di loro ricevono delle chiamate alle h 19,30 da parte della propria Agenzia, altri invece scaricati con una semplice mail che arriva alle h. 20,37: “il corso a cui state partecipando viene sospeso con decorrenza immediata fino a nuova comunicazione da parte del Cliente Covisian.”

Insomma le pressioni politiche e sindacali per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti Almaviva hanno sortito i loro effetti, ma ovviamente i meno tutelati, la fascia precaria nell'indiretta guerra tra poveri che si è malgrado creata ha avuto la peggio.

Bloccati per mesi, dopo una selezione, scaricati con una mail o nel migliore dei casi con una chiamata di gruppo whatsapp. Posati come un pacco postale, umiliati, mortificati e privi di tutele.

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