L’Italia è uno di quei paesi del blocco occidentale che afferma di lavorare affinché in Ucraina si arrivi a un accordo di pace, a tal proposito avrebbe anche presentato un fantomatico piano all’ONU, ma in realtà proprio come quasi tutti i paesi appartenenti alla NATO rifornisce di armi letali il regime di Kiev, allo scopo di far continuare e alimentare il conflitto.
Da Roma continuano ad arrivare armamenti a Kiev, quindi i propositi italiani di voler mediare tra le parti appaiono sempre più mosse propagandistiche ad uso e consumo dei media e di un’opinione pubblica che non vuole essere trascinata in un conflitto con la Russia.
Immagini dell’ultima carico italiano destinato all’Ucraina sono state rese note dagli stessi militari del regime di Kiev, come riporta il canale Telegram del giornalista Vittorio Rangeloni: «Militari ucraini pubblicano un video con le bombe di mortaio fornite dall’Italia ‘per costruire la pace’: ‘sono molto belle, dispiace spararle’.
A metà maggio l’Italia ha sostenuto il terzo decreto per le armi all’Ucraina. In quell’occasione il ministro Guerini ha respinto l’accusa di sostenere posizioni guerrafondaie, parlando di ‘sostegno all’Ucraina’ come ‘presupposto decisivo per giungere, quando ci saranno le condizioni a cui tutti dobbiamo dedicare ogni sforzo possibile, ad un negoziato vero ed equo’».
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