CNN: gli USA si preparano a uno scenario di attacco nucleare russo a partire dalla fine del 2022

09 Marzo 2024 16:02 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Nel 2022, gli Stati Uniti si prepararono attivamente in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla possibilità di un attacco nucleare da parte della Russia contro l'Ucraina. Questo scenario – scrive la CNN dopo aver parlato con due funzionari dell’amministrazione Biden - avrebbe segnato un drammatico ritorno all'uso di armi nucleari in conflitti armati, un evento che non si verificava dai tragici bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki durante la Seconda Guerra Mondiale. Il governo guidato da Joe Biden manifestò particolare inquietudine riguardo all'ipotesi che la Russia potesse utilizzare armi nucleari tattiche o da campo di battaglia nel teatro delle operazioni ucraino.

Questa crescente preoccupazione non era basata su un singolo indicatore, ma su una serie di sviluppi, analisi e informazioni riservate raccolte dai servizi di intelligence. L'attivazione di piani di contingenza raggiunse un livello senza precedenti, poiché alti funzionari dell'amministrazione Biden si trovavano ad affrontare una situazione di crescente tensione internazionale.

Il contesto geopolitico era teso: le forze ucraine stavano avanzando contro le truppe russe, mettendo a rischio territori chiave come Kherson. La perdita di questa città avrebbe rappresentato un grave colpo per la Russia, tanto da essere vista come un potenziale catalizzatore per un'escalation nucleare.

Parallelamente, la Russia – secondo quanto sostiene la CNN - diffuse voci su un presunto attacco con bomba sporca orchestrato dall'Ucraina. Questo dimostrava la complessità della situazione, con la diffusione di informazioni errate che contribuivano ad aumentare la tensione.

Gli Stati Uniti intrapresero una serie di azioni diplomatiche e di intelligence per contrastare la minaccia nucleare russa. Queste azioni coinvolsero sia alleati tradizionali che paesi non allineati come Cina e India, che vennero sollecitati a esercitare pressioni sulla Russia per evitare un'escalation nucleare.

Nonostante la situazione si fosse stabilizzata temporaneamente e le tensioni fossero diminuite, gli Stati Uniti e i loro alleati rimasero in stato di allerta, consapevoli del potenziale rischio di una ripresa delle minacce nucleari da parte della Russia.

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