Ornella Bertorotta (M5S): "Il DDL Fiano un’arma di distrazione di massa per nascondere il regalo di 17 miliardi alle Banche"

di Fabrizio Verde

Intervista alla Senatrice Ornella Bertorotta del M5S

Senatrice buongiorno, ieri tutti i media hanno accusato il "Movimento 5 stelle di volere difendere i fascisti". L’occasione è stata la discussione alla Camera sul DDL Fiano. Perché siete contrari?

Il DDL Fiano è una bomba mediatica, lanciata per distrarre l’opinione pubblica e permettere a Renzi di uscire dall’empasse delle sue dichiarazioni di sabato scorso sull’aiutare i migranti a casa loro. La calendarizzazione di quel ddl nasce come risposta alle gaffe di Renzi, non come esigenza di contrastare il fenomeno della propaganda fascista, anzi da un partito come il PD, che ogni giorno è dedito a imporre un regime fascista de facto, riducendo i diritti materiali, i servizi pubblici e i diritti formali aspettarsi un rigurgito antifascista è da illusi.


Arma di distrazione di massa verso le questioni importanti. Oggi ad esempio si votava sulle Banche venete...

Esatto. E’ probabile che sia anche un modo per sviare l’attenzione sull’ennesimo regalo di 17 miliardi alle banche. Qualunque sia il motivo, solo uno sprovveduto può pensare che il Pd abbia a cuore l’antifascismo, basta vedere come viene represso il dissenso in aula, con decine di espulsioni di deputati della Repubblica per proteste tutto sommato moderate. Il Disegno di Legge Fiano mira ad introdurre nel Codice Penale il “Reato di propaganda del regime fascista e nazifascista”, ma nel nostro ordinamento questo reato esiste già dal ‘52, la c.d. legge Scelba, potenziata con la Mancino del 1993, che prevedono pene molto severe, fino a 12 anni di carcere la Scelba e fino a 6 anni di carcere la Mancino.


Bisognerebbe far applicare meglio quelle leggi?

Possiamo discutere per mesi sulla mancata applicazione di queste due leggi, ma di certo non stavamo aspettando Fiano per combattere il Fascismo.
Fiano tra l’altro abbassa le pene, confondendo la riorganizzazione del Partito Fascista, con l’esposizione di mera simbologia che richiami al fascismo.
Nelle disposizioni transitorie della Costituzione, i padri costituenti, sicuramente più credibili di Fiano, hanno ragionato molto su questo tema, individuando il pericolo non della mera esposizione di simboli fascisti, ma del tentativo di riorganizzare il Partito fascista.



E quali rischi vede?

Con il DDL Fiano, se ad esempio su Fb, qualche sprovveduto condivide una slide con una frase di Mussolini, è punibile da 6 mesi a 2 anni, con la pena aumentata di un terzo, perché il reato è commesso sul web. Si tratta di un tema molto delicato, perché implicitamente riguarda la libertà di pensiero. Secondo L’Unione delle Camere Penali che i colleghi della Camera hanno sentito in audizione questo DDL presenta forti profili di contrasto con i principi costituzionali dettati dagli artt. 21, 25 comma 2 e 117 della Costituzione. La cosa più grave però è che il DDL Fiano determinerebbe poi ampie aree di SOVRAPPONIBILITA' con le fattispecie già delineate e punite dalla c.d. “Legge Scelba” e la sua approvazione determinerebbe l’entrata in vigore di una norma in parte incostituzionale ed in parte priva di concreti effetti. Potrebbe infatti accadere che un pazzo che vuole riorganizzare il Partito fascista potrebbe essere condannato non in base alle leggi Scelba o Mancino, ma in base alla Fiano, le cui pene sono ben minori, permettendo così di declinare fattispecie di reato gravi come la Ricostituzione del Partito Fascista, come semplici esternazioni del pensiero.


Quindi a suo avviso la Fiano potrebbe addirittura ridurre le pene per chi fa propaganda fascista? Qual è la posizione del Movimento 5 Stelle?

Ovviamente il M5S ha di fatto sostenuto la posizione dell’Unione delle Camere Penali, che mi sembra assolutamente condivisibile. Su questo tema dobbiamo stare molto attenti, perché il principio è un po' quello dell’introduzione del DASPO, inizialmente finalizzato a punire le tifoserie, ma pian piano esteso anche alle espressioni di dissenso sociale e politico. Il Fiano è un po' il Daspo del web, si inizia con il fascismo, ma domani chissà? Se magari si appoggia un movimento per la pace che critica un “intervento umanitario” finalizzato a portare la democrazia da qualche parte, si potrebbe essere processati per sostegno ad una dittatura.


Con il mantra pentastellato "non siamo né di destra né di sinistra", non può negare che fino ad oggi alcune ambiguità ci siano state da parte del Movimento 5 Stelle?

Noi siamo contrari a questo DDL per i motivi sopra citati, ma bisogna ragionare anche su un altro aspetto, ovvero quello delle posizioni del PD ad orologeria. Da tempo infatti il Pd cerca di spezzare le simpatie degli elettori di sinistra verso il M5S. Il M5S sostiene che non esiste differenza tra destra e sinistra in Italia, infatti sia i partiti di destra che di sinistra hanno sostenuto le riforme che hanno portato il Paese a questo punto, ma non assolve il fascismo, in quanto forza politica fedele alla Costituzione republicana, che ha difeso più volte in questi anni proprio dal Pd di Renzi e dalle sue riforme autoritarie. Su questa scia il Pd cerca di far apparire il M5S di destra, attraverso campagne mediatiche che mettono in scena inesistenti posizioni del M5S su svariati temi: dallo Ius Soli, al reato di propaganda fascista, ma anche campagne meno impegnative come quelle in atto contro il Comune di Roma sui nasoni, che rilanciano il valore dell’acqua pubblica. Ciò è possibile grazie alla cassa di risonanza di molti media che, invece di trasmettere notizie corrette, si abbandonano a vere e proprie campagne di semplificazione di temi che richiederebbero un serio approfondimento. Lo abbiamo visto anche sul tema dei vaccini. Non resta che invitare i lettori a informarsi attraverso i nostri canali diretti, le nostre pagine fb o il blog, dove è possibile informarsi sulla reale posizione del M5S.

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