Venezuela, Costituzionalista italiano: "La scelta di convocare l'Assemblea Costituente da parte di Maduro è stata vincente"

Sabato 16 novembre 2017, nella Sala dei Baroni del maschio Angioino a Napoli, ha avuto luogo un interessante convegno dal titolo “Il rispetto della costituzione, diritti umani, civili e politici”: Venezuela popolo di Pace.

Introdotto dalla Console Generale della Repubblica del Venezuela a Napoli, Amarilis Gutiérrez Graffe, e concluso dall’Ambasciatore del Venezuela a Roma, il costituzionalista Julian Isaís Rodríguez Díaz, già vicepresidente della Asamblea Nacional Costituyente, insediata dal Presidente della Repubblica venezuelana Nicolás Maduro Moros con decreto del 1° Maggio 2017, tra i partecipanti vi erano Paolo Maddalena, Vice presidente emerito della Corte Costituzionale, il costituzionalista Carlo Amirante, il giudice Nicola Quatrano, la professoressa Alessandra Riccio e la giornalista e scrittrice Geraldina Colotti.

Carlo Amirante, intervenendo all’AntiDiplomatico, ha sottolineato che “Sia pure con accenti e sotto punti di vista diversi, tutti i relatori hanno stigmatizzato l’atteggiamento strumentale degli organi d’informazione e più in generale dell’intero sistema multimediale e del Parlamento italiano e della stessa Unione Europea che, per puro spirito di proselitismo e di schieramento hanno abbracciato acriticamente le posizioni e le strategie imposte dalla politica internazionale degli Stati Uniti volta a conservare ai paesi latinoamericani la condizione di “cortile di casa”.

A proposito di geopolitica, Amirante sottolinea che “il vero obbiettivo degli Stati Uniti non è certo quello d’impedire il regolare svolgimento dell’Assemblea Costituente Venezuelana, ma quello molto più concreto e prosastico di rimpossessarsi del suo petrolio. Lo ha spiegato molto bene l’Ambasciatore Isaias nel convegno”.



Malgrado il rifiuto dei partiti d’opposizione di partecipare in massa all’Assemblea Costituente Venezuelana ed del Parlamento venezuelano di dare attuazione alle decisioni del Tribunale Supremo venezuelano di sospendere tre deputati della stessa opposizione, dopo la grande vittoria del partito chavista all’elezioni federali – 18 governatorati conquistati sui 23 in palio – e le nuove proposte della presidenza Maduro in materia economica, “la situazione del paese sembra in qualche modo rasserenarsi”, prosegue il costituzionalista italiano.

Ma è sui media che Amirante vuole essere molto chiaro. E ci dice: “La prima premessa che ho l’obbligo morale di fare è sottolineare la colpevole disinformazione innanzitutto a livello mediatico. In genere i giornalisti italiani, anche quelli che scrivono su Repubblica e su l’Espresso, fanno riferimento privilegiato alla stampa spagnola del mainstream, ignorando del tutto le voci diverse, ed in particolare il canale latinoamericano TeleSur, che è una preziosa miniera di immagini e di informazioni su tutto ciò che avviene in America Latina.”

Purtroppo anche il Parlamento italiano ha seguito la stessa linea, in pieno accordo con l’atteggiamento e le scelte operate dall’UE, che, anche per quanto riguarda l’America latina – ed in particolare il Venezuela – ha preferito adeguarsi alle scelte degli Stati Uniti che, com’è noto, pretenderebbero di continuare a considerare quei paesi come “il cortile di casa”. “Ciò spiega le politiche estremamente dure verso tutti i paesi che hanno un rapporto di cooperazione con Cuba, e quindi soprattutto nei confronti del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Una situazione a cui fa da contraltare il palese e spregiudicato sostegno di un’ opposizione che non esita a provocare ormai da tempo azioni e manifestazioni di piazza provocatorie e violente che ormai il governo in carica – legittimamente eletto – considera l’anticamera di un vero e proprio golpe”, ha proseguito Amirante.

Entrando nel vivo della questione costituzionale, Amirante si riferisce alle principali matrici ideologiche e politico-culturali del nuovo sistema politico-costituzionale: il pensiero e l’azione di Simon Bolivar e l’influenza del pensiero e della teoria politica di Gramsci. “Durante i miei soggiorni in Venezuela ho avuto occasione di ascoltare direttamente dalla voce del Presidente della Repubblica Ugo Chavez i ripetuti riferimenti non occasionali ne tantomeno formali al pensiero, agli scritti e all’azione politica delle due figure che, sia della lotta per l’indipendenza e l’autonomia dei popoli latinoamericani, ed in particolare in Venezuela, sia della costruzione di un nuovo stato costituzionale ispirato alla pace e alla cooperazione fra i popoli, sono stati artefici ed ispiratori.”

Non è quindi un caso che nelle università latinoamericane vi siano cattedre, insegnamenti e ricerche dedicate al pensiero politico di Simon Bolivar e di Gramsci. “Ciò spiega i caratteri della nuova repubblica venezuelana e della sua Costituzione, ed anche perché Ugo Chavez e il suo partito politico hanno optato per un socialismo fondato sulla via parlamentare e democratica, senza tagliare i legami con una tradizione presidenziale che indubbiamente ha subito l’influenza del modello costituzionale nordamericano.”, ha proseguito.

Proprio per questo, sottolinea Amirante, la scelta dell’Assemblea Costituente di creare un consistente contrappeso democratico al centralismo tipico dei sistemi presidenziali, assicurando ampi diritti di partecipazione ai rappresentanti del popolo ben aldilà della classica rappresentanza parlamentare, ha seguito il modello di quella lunga marcia attraverso le istituzioni, che, sia pure in un contesto notevolmente diverso, è stata la scelta seguita anche dai partiti della sinistra nell’Assemblea Costituente Italiana. “La scelta del Presidente Maduro di convocare l’Assemblea Nazionale Costituente dev’essere considerata una scelta felice, perché volta a rasserenare gli animi, spostando il conflitto fra governo e opposizione dallo scontro armato di piazza (che ha già prodotto centinaia di morti) a quello di una possibile pacificazione per il bene del paese e delle popolazioni più sofferenti. Gli obiettivi proposti dal Presidente Maduro al momento dell’istallazione dell’Assemblea Costituente venezuelana, eletta conformemente al dettato normativo del testo costituzionale del ’99, vanno decisamente in questa direzione: assicurare la pace sociale, riorganizzando le istituzioni costituzionali sul principio della cooperazione fra maggioranza e opposizione; perfezionare il sistema economico nazionale lanciando un modello post petrolifero trasparente e condiviso; costituzionalizzare le grandi missioni sociali, rafforzando lo stato democratico; consolidare il sistema Giustizia, in modo da consentire nel modo più trasparente il perseguimento dei reati violenti contro le persona e affrontare il grave fenomeno della corruzione; costituzionalizzare in modo più articolato e garantista le forme di partecipazione politica e di controllo popolare; rafforzare la sovranità e l’autonomia dello stato e del governo contro ogni interferenza straniera; rivendicare e consolidare il carattere multiculturale del paese garantendo la tutela della diversità etnica e culturale; consolidare e favorire i diritti dei giovani e delle future generazioni; tutelare la straordinaria biodiversità venezuelana e promuovere una cultura ecologica non solo nella società venezuelana ma a livello planetario. “

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