Giulio Tarro all'AD sul focolaio di Fasano: "Possibile che l'RNA messaggero attivi il Covid-19 latente"

13 Febbraio 2021 20:00 Francesco Santoianni

Chissà a quale “variante del virus” addebiteranno gli “esperti da talk show” l’odierna positività a tampone di 33 ospiti e 10 componenti dello staff sanitario, nella residenza socio sanitaria di Fasano che, il 3 febbraio, avevano ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer. E chissà come pretenderanno di spiegare la presenza del virus Sars-Cov-2 nella residenza socio sanitaria, considerando che questa era sottoposta a ferree misure profilattiche e che, prima di allora, nessuno lì dentro risultava positivo.

In attesa delle loro immancabili fumisterie, alcune risposte dal prof. Giulio Tarro che sta dando alle stampe il suo nuovo libro “Emergenza Covid: dal lockdown alla vaccinazione di massa. Cosa, invece, si sarebbe potuto - e si può – fare”.

"Quello verificatosi a Fasano potrebbe dipendere dall’attivazione da parte dell’RNA messaggero introdotto con il vaccino del Covid-19 latente e/o appena contagiato prima della risposta anticorpale. Una situazione che, verosimilmente si è manifestata anche in Israele."

In che senso Covid-19 latente?

"Vede, quando nel marzo 2020 dichiaravo che il Sars-Cov-2 aveva già infettato decine di milioni di italiani, nessuno ci voleva credere, anche perché le cifre ufficiali, pur di giustificare il lockdown, lo davano presente solo nei pochi malati Covid sottoposti a tampone. In realtà, - detta in due parole - si tratta di un virus estremamente contagioso, che, al pari di quello della Varicella - presente nei gangli delle radici nervose spinali di noi tutti, o di quattro coronavirus (229E, NL63, OC43, HKU1) che oggi ci infettano - non producendo una immunità stabile, periodicamente si “ridesta” permettendo così ad eventuali test di intercettarli. Questo loro “ridestarsi” quasi mai produce sintomi. È quella che si chiama una infezione endemica. Che non è possibile schiodare dalla popolazione con mascherine, lockdown o chiusure. E, a quanto pare, nemmeno con vaccini realizzati in pochi mesi come il Pfizer-BioNTech che ora, addirittura si pensa di “miscelare” con il vaccino Astrazeneca: una cosa mai vista nella storia della Medicina".

Quindi i vaccini…

"Il problema non sono i vaccini che pure una qualche, temporanea, protezione dal Covid dovrebbero garantirla. Il problema è stata una gestione dell’emergenza tutta finalizzata all’arrivo messianico dei vaccini che oggi, fidandosi ciecamente degli annunci pubblicitari delle case farmaceutiche, si vorrebbe imporre, addirittura a tutta la popolazione. Sono state così trascurate altre misure che avrebbero potuto permetterci di convivere con il virus Sars-Cov-2 il quale - è opportuno ribadirlo - è asintomatico nel 90-95% dei casi e, anche quando colpisce gli anziani, può essere affrontato con tempestive ed efficaci cure."

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