22 mila dollari per l'omicidio Caceres in Honduras: la confessione di uno degli assassini

Uno dei sospetti nella morte del leader indigeno Berta Caceres ha confessato lunedi di aver ricevuto un pagamento di almeno $ 22,000 per compiere l'omicidio della coordinatrice del Consiglio dei popoli indigeni dell'Honduras (COPINH), Berta Caceres.
Una fonte che ha voluto restare anonima, citata da Telesur, ha rivelato che uno dei soldati arrestati per l'omicidio di Caceres ha confessato di aver partecipato al crimine e di aver ricevuto circa $ 22.000 per pianificare la morte del leader indigeno.
Secondo il comunicato stampa pubblicato dal quotidiano El Heraldo, inoltre, il sospetto la cui identità non è stata rivelata, ha confessato che ognuno degli uomini armati che ha compiuto il raid contro Berta ha ricevuto 2.200 dollari per il crimine.
Accusati dal pubblico ministero per l'omicidio di Caceres e l'attentato contro l'attivista messicano Gustavo Castro sono Douglas Bustillo, Mariano Diaz Chavez, un maggiore dell'esercito honduregno; Edilson Duarte, capitano in pensione; e Sergio Rodriguez, manager dell'impresa Agua Zarca che promuove un progetto idroelettrico nell'Honduras occidentale.
Nella lotta contro la costruzione di questa diga idroelettrica che minacciava la comunità indigena nel paese, Berta Caceres ha speso gli ultimi momenti della sua vita. Le multinazionali e i settori di quel capitalismo responsabili del colpo di stato in Honduras nel 2011, della guerra economica in Venezuela e del golpe in corso in Brasile consideravano Berta e i gruppi che si opponevano alla diga come una minaccia. E per questo Berta è stata uccisa con un prezzo, come miglior tradizione del neo-liberismo vuole, stabilito dal mercato, 22 mila dollari.

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