La stampa spagnola dimentica il Venezuela dopo le elezioni



C’è un grande assente nella stampa spagnola: si tratta del Venezuela bolivariano. Dopo che ha dominato la scena nelle settimane precedenti l’ultima tornata elettorale, l’attenzione riservata dai media al paese latinoamericano è andata scemando. Il motivo è facilmente intuibile.

Tra il primo di maggio e il 26 di giugno (giorno delle elezioni) la situazione politica in Venezuela e i presunti finanziamenti irregolari ricevuti da Podemos occupavano il 20% delle prime pagine in territorio spagnolo, vale dire che un quotidiano su cinque apriva parlando di Venezuela invece che delle imminenti elezioni. L’obiettivo palese: collegare le difficoltà economiche del Venezuela alle proposte di Podemos per generare paura nell’elettorato.

Questa situazione paradossale ha raggiunto il picco massimo durante la seconda metà del mese di maggio, quando un quotidiano su due ha scelto di aprire con il Venezuela. A dominare in questa fase i media spagnoli piuttosto che le schermaglie tra Partito Popolare, socialisti e Podemos, sono state le polemiche tra il presidente venezuelano Maduro e l’opposizione. La prima pagina del quotidiano ABC del 19 di maggio ci aiuta a capire come e con quali toni la stampa spagnola si è occupata del Venezuela: «Maduro reprime la democrazia che il mondo esige».

Una volta superata la scadenza elettorale il Venezuela è scomparso. La stampa spagnola si è dimenticata di questo paese per cui ha versato litri di inchiostro e utilizzato tonnellate di carta. La ragione è inutile anche spiegarla tanto è palese.

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