Argentina: la City di Londra teme che a breve cada il governo neoliberista di Macri

Disoccupazione, miseria crescente, repressione. Questi sono i risultati del ritorno in Argentina del neoliberismo selvaggio voluto dal presidente Mauricio Macri. La tensione sociale cresce, vi è molto malcontento nel paese sudamericano, tanto che il quotidiano inglese The Economist, voce della City di Londra uno dei cuori finanziari del mondo, in un articolo pubblicato il 13 di agosto ha espresso grande preoccupazione per le gravi difficoltà politiche di Macri e del suo esecutivo.

L’esorbitante aumento delle tariffe è parte centrale del piano implementato dal nuovo presiedente ultra-liberista per avviare un ‘recupero’ dell’economia argentina che secondo il Macri pensiero sarebbe stata messa in ginocchio dalle politiche attuate dai precedenti governi kirchneristi guidati da Nestor prima e Cristina in seguito.

La realtà è che i governi di Nestor Kirchner e Cristina Fernandez rimisero in piedi un paese devastato dal grave fallimento delle politiche neoliberiste che l’avevano ridotto in bancarotta. Con Mauricio Macri invece si assiste a un’incredibile regressione con la povertà in spaventoso aumento in appena pochi mesi di governo.

Secondo The Economist «la luna di miele di Macri è giunta al termine» soprattutto se la Corte Suprema argentina dovesse dichiarare nulla la legittimità dei rialzi esorbitanti delle tariffe. Mentre il periodico Tiempo Argentino scrive che il governo di Macri «è prigioniero della propria inettitudine».

Il governo argentino non gode di alcun sostegno popolare e le mobilitazioni contro le misure di austerità si espandono quotidianamente lungo tutta la nazione. Intanto nella coalizione ‘Cambiemos’ che ha portato alla vittoria il presidente di origini italiane, il Partito Radicale si starebbe preparando a togliere il sostegno al governo. Al contempo monta la rabbia contro la squadra economica di Macri diretta dall’ex banchiere di Jp Morgan Alfonso Prat-Gray che in appena 8 mesi è riuscita a provocare una vera e propria disintegrazione economica e sociale, con una popolazione stanca e resa furiosa dall’austerità.

Mentre Mauricio Macri ripete fino alla nausea che tutti i problemi economici derivano dalla gestione di Cristina Fernández de Kirchner, il periodico Tiempo Argentino calcola che 500 argentini ogni giorno perdono il proprio lavoro e che 1,4 milioni di persone sono cadute in povertà.

Effetti crudeli del neoliberismo reale sulla vita delle persone.

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