Venezuela, ancora una volta è manipolazione mediatica: dalle foto coreane agli scontri provocati dal governo

Se esistesse un metaforico centro della manipolazione mediatica, quello sarebbe sicuramente il Venezuela bolivariano. Ogni volta ci troviamo a leggere o ascoltare notizie provenienti da Caracas siamo costretti a registrare quanto i media mainstream riescano a essere parziali e ingannevoli. Tutto ciò che accade a quelle latitudini, per costoro, è colpa di un governo inetto e corrotto, oltretutto repressivo nei confronti di un’opposizione perfettamente aderente al gioco democratico. In sostanza, si racconta un mondo che non esiste.

Quest’oggi siamo costretti a registrare e segnalare ai nostri lettori due casi macroscopici di manipolazione. In primis un servizio di ‘Euronews’ dove viene raccontata la marcia organizzata nella giornata di ieri, chiamata pomposamente dalla MUD (cartello che riunisce le opposizioni alla coalizione governativa guidata dal PSUV) la ‘Toma de Caracas’, una marcia che in realtà ha ‘preso’ solo la zona est di Caracas, ignorando completamente il fatto che nella zona ovest e nelle principali città del paese si sono tenute affollate manifestazioni in appoggio alla Rivoluzione Bolivariana. Fatto nient’altro che scontato viste le cattive acque in cui si trova a navigare il Venezuela, anche a causa di una spietata guerra economica che il settore privato porta avanti per portare allo stremo la popolazione.

Nella parte finale del servizio viene dato conto degli scontri avvenuti a margine della marcia, ipotizzando però che gli stessi siano stati in realtà compiuti da infiltrati governativi per screditare la marcia dell’opposizione. Una vera assurdità smentita da questo video dove si possono vedere i manifestanti che a un certo punto iniziano a discutere con il dirigente dell’opposizione Freddy Guevara, esponente del partito Voluntad Popular. Lo stesso partito di Yon Goicoechea trovato in possesso di detonatori esplosivi che avrebbe dovuto utilizzare in occasione della marcia del 1 settembre e per questo arrestato.

Poi vi è il caso di un giornalista spagnolo, Pepe Oneto, che attraverso Twitter ha diffuso false foto circa la manifestazione dell’opposizione: il giornalista ha pubblicato una foto dove si può notare un’imponente massa di persone occupare una lunga strada. Foto di forte impatto, peccato che non si tratta di Caracas, ma della Coreal del Sud. La foto fu scattata in occasione di un viaggio compiuto nello stato asiatico da Papa Francesco.

¡El "periodista" Pepe Oneto @oneto_p utiliza una foto de COREA haciéndola pasar por CARACAS!#1SeptReclamoDeLibertad pic.twitter.com/9Wxd2iDMpj

— Miguel de Ce?vantes (@CervantesFAQs) 1 settembre 2016



In ultima analisi, è sempre bene non fidarsi dei media mainstream che cercano in tutti i modi di ostacolare la strada a quei governi che non rispettano i diktat imposti al mondo intero dai soliti noti.

Terminiamo questo articolo con un resoconto della giornata, effettuato dalla giornalista di teleSUR, Monica Vistali.

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